Due rapine in 24 ore, in entrambi i casi presi di mira studi medici. Il primo episodio a Pomigliano d’Arco, alla presenza di dieci donne incinte, il secondo a Sant’Anastasia con in sala d’attesa alcuni bambini. Episodi di drammatica violenza che si sono registrati a poche ore di distanza. L’ultimo in ordine di tempo quello avvenuto l’altra sera in uno studio dentistico di Corso Umberto I a Sant’Anastasia. Qui i rapinatori erano tre, in due armati di pistola (non è stato possibile stabilire se vera o giocattolo) che con il volto travisato da una sciarpa hanno preso d’assalto uno studio mentre erano in corso le visite. Una volta entrati si sono diretti nella stanza del medico. Sotto la minaccia delle pistole, e dopo aver schiaffeggiato il dentista, si sono fatti consegnare i soldi che aveva in tasca, circa 600 euro, ed i cellulari che l’uomo possedeva. Ma poi sono cominciati momenti di terrore, mentre picchiavano il medico hanno cominciato a gridargli, in stretto dialetto napoletano, di “Posare i soldi”, altrimenti “avrebbero sparato alle signorine”. Riferendosi alle segretarie e ai pazienti presenti in sala d’attesa, a quel punto l’uomo ha preso altri 2300 euro che aveva prelevato poco prima e si era nascosto addosso. Appropriatosi di un bottino di circa tremila euro i tre hanno quindi lasciato lo studio per raggiungere l’auto che avevano lasciato in sosta sulla strada parallela, via Antonio d’Auria, un’arteria trafficatissima soprattutto in orario di chiusura di negozi e uffici. Ma il medico, seppur malconcio, non si è perso d’animo ed accertatosi che i due pazienti nella sala d’attesa non erano stati avvicinati dai rapinatori, ha inseguito questi ultimi a piedi, costringendoli ad abbandonare l’auto nel traffico cittadino, a poche decine di metri dalla locale Stazione dei carabinieri. I rapinatori si sono dati alla fuga ed alla fine sono riusciti a seminare il dentista, che ha cercato di attirare l’attenzione dei passanti urlando a squarciagola, riuscendo a far sopraggiungere i militari che, però, non sono riusciti a mettersi sulle tracce dei malviventi. I militari hanno quindi sequestrato la vettura abbandonata, una Fiat Punto vecchio modello, risultata essere stata rubata a San Giuseppe Vesuviano. Al vaglio degli inquirenti, ora, vi sarebbero i filmati di alcune telecamere di sicurezza installate sulla strada percorsa dai malviventi per sfuggire al dentista. Ma questo non è l’unico caso. La sera prima, più o meno alla stessa ora, anche un altro studio medico veniva assaltato. Accadeva nella vicina Pomigliano d’Arco, nella centralissima via F. Terracciano. Dove due uomini, questa volta a volto scoperto, sono entrati nello studio di un noto medico, dove tra l’altro si effettuano ecografie ed hanno minacciato, arma in pugno, i pazienti. Un raid durato poco tempo e con un bottino ben più misero. Due assistiti, infatti erano riusciti a chiudersi in una stanza e ad allertare le forze dell’ordine. Dal medico in attesa di essere visitate vi erano 10 donne, tutte incinte, neanche questo ha fermato la violenza dei malviventi, che incuranti dell’effetto che la loro azione poteva causare hanno costretto le pazienti a consegnare qualche oggetto d’oro, e poi sono fuggiti. Anche su questo episodio indagano i carabinieri. Per il momento non è possibile ipotizzare un collegamento tra i due casi, ma in entrambi gli episodi colpisce sia il luogo scelto per il colpo che il fatto che ad agire fossero uomini con un marcato accento napoletano.
DA METROPOLIS DELL’8 NOVEMBRE
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