Somma Vesuviana. Blitz all’ alba, 16 arresti per due clan camorristici tra Somma Vesuviana e Sant’ Anastasia compiuti da polizia e carabinieri su richiesta della DDA.
Un gruppo faceva capo a Roberto DE BERNARDO, attivo nei territori di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, e per gli inquirenti costuisce di fatto un’articolazione territoriale del clan MAZZARELLA di Napoli; l’altro facente capo all’indagato Roberto D’AMBROSIO, attivo nei comuni di Cercola e Sant’Anastasia, costituente, anche in questo caso per le indagini, un’articolazione del clan napoletano DE LUCA BOSSA-SCHISA-MINICHINI.
La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti appunto di 16 indagati (di cui 14 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, in ordine ai reati di associazione mafiosa, di detenzione e porto di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, plurime estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti della zona ed altro.
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di articolata attività di indagine che, svolta congiuntamente dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Commissariato di Ponticelli e dalle Stazioni Carabinieri di Sant’Anastasia e Somma Vesuviana – sotto la direzione ed il coordinamento della DDA di Napoli – dal 2016 al 2019, ha consentito di disvelare l’esistenza e l’operatività di due diversi gruppi camorristici: uno facente capo all’indagato Roberto DE BERNARDO Roberto, attivo nei territori di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, costituente di fatto un’articolazione territoriale del clan MAZZARELLA di Napoli; l’altro facente capo all’indagato Roberto D’AMBROSIO, attiva nei comuni di Cercola e Sant’Anastasia, costituente di fatto un’articolazione territoriale del clan napoletano DE LUCA BOSSA-SCHISA-MINICHINI.
Dall’attività di indagine, svolta dal 2016 al 2019, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati raggiunti oggi dal provvedimento cautelare.
GLI ARRESTATI
Roberto De Bernando (classe 1989)
Francesco Pellegrino (classe 1981)
Enrico Mirra (classe 1997)
Luigi Mirra (classe 1973)
Rosaria Brandi (classe 1971)
Diego Lucenti (classe 1985)
Arca Baldassare (classe 1983)
Massimiliano Baldassarre (classe 1976)
Roberto D’Ambrosio (classe 1972)
Fiorentino Mammoliti (classe 1993)
Gerardo Ferdinando Russo (classe 1997)
Antonio Sbrescia (classe 1991)
Giovanni Raimondo Tubelli (classe 1993)
Francesco Sebeto (classe 1976)
ARRESTI DOMICILIARI
Vincenzo Abete (classe 1961)
Valentino D’Ambrosi (classe 1957)
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