POLLENA TROCCHIA. Dopo l’occupazione arriva la devastazione. Nuovo raid vandalico all’istituto alberghiero “Ugo Tognazzi”: estintori svuotati nelle aule della succursale in via Trinchera, al borgo Trocchia nello scorso fine settimana. Lezioni e attività didattiche nuovamente sospese.
Rientrati invece gli ottocento alunni della sede principale dell’istituto che ha sede in viale Europa.
Oggi primo giorno di lezione per questi ultimi dopo una settimana spesa tra l’occupazione degli studenti e le successive attività necessarie per la pulizia delle classi dopo il pernottamento di decine di ragazzi. “Okkupata” era scritto sullo striscione ai cancelli dell’alberghiero reintitolato all’attore nonché chef, Ugo Tognazzi. Una sigla che ha tenuto bandiera per circa una settimana, dallo scorso lunedì 23 novembre quando, da alcune classi dell’ultimo biennio, è partita la rivolta che inneggiava all’occupazione della scuola. Un modo “storico” che si rinnova dalla notte dei tempi per dare voce alle proteste, ai diritti negati agli studenti: partendo spesso dalle condizioni precarie – a detta dei manifestanti – in cui devono svolgere le regolari lezioni, fino alla madre di tutte le proteste studentesche, ovvero, la riforma della scuola. Che non va mai bene, non a tutti almeno. E allora si “occupa”: ci si stabilisce all’interno dell’istituto scolastico 24 ore su 24 vivendo tutti insieme. In quei giorni la regola vorrebbe che vi fossero incontri, dibattiti, discussioni aperte tra studenti ma anche docenti con i quali confrontarsi. Momenti di convivenza intensi molto spesso spesi solo per bivaccare e nel peggiore dei casi a imbrattare mura e corridoi con spray. Il “Tognazzi”, del parco Europa e con esso la succursale in via Stefano Trinchera non hanno avuto grossi danni dopo il passaggio dell’occupazione studentesca, durata appena cinque giorni: alla fine i ragazzi hanno consegnato le chiavi dell’istituto, pacificamente, al loro preside, Angelo De Riggi che dirige anche l’agrario in via Argine, il “De Cillis”. Quindi da lunedì mattina sarebbero dovute riprendere a pieno regime tutte le attività didattiche che avevano già subito un altro stop di una decina di giorni – tra il 9 e il 10 novembre – a causa di un raid con i topolini liberati nella sede principale e con gli estintori nella succursale. E invece le settimane di lezioni perse non sono sembrate sufficienti, almeno non a quelli che frequentano le classi in via Trichera dove, nella notte tra sabato e domenica, ignoti dopo essersi introdotti nella scuola hanno svuotato di nuovo il contenuto degli estintori nelle classi. Le polveri estinguenti rilasciate dai dispositivi antincendio potrebbero causare fastidi o reazioni allergiche e dunque le attività didattiche sono state sospese per diversi giorni. Il dirigente De Riggi ha convocato gli operatori della Asl competente per le
opportune verifiche che lasciano poco spazio di riflessione: “Siamo nuovamente costretti a sospendere le lezioni alla sede secondaria – dice il dirigente – finché il nostro personale non avrà provveduto al ripristino”. Visibilmente amareggiato il preside ha deciso ottenere un finanziamento per l’installazione di un opportuno sistema di allarme anche alla succursale. “Un peccato perché questi soldi potevano servire per offrire altri servizi ai nostri studenti”, ha concluso De Riggi.
di Patrizia Panico fonte Il Mattino area sud-costiera
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