Sant’Anastasia. Un intervento ministeriale per far costruire a Sant’Anastasia una nuova caserma dei carabinieri, una caserma attesa da 50 anni. Il commissatio prefettizio, Gioacchino Ferrer, ha infatti scritto al Provveditorato alla Opere Pubbliche interregionale (un ufficio periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale è demandata la gestione tecnica, amministrativa ed economica dei lavori di competenza del Ministero).
Una nota firmata da Ferrer e dalresponsabile dei Lavori Pubblici, l’ingegnere Luigi Coppola, con la quale, ritenendo la struttura indispensabile per il controllo assiduo e puntuale del territorio, hanno chiesto al Provveditorato di inserire nel proprio programma la costruzione di una “Stazione Media” in Sant’Anastasia, da realizzare su di un’area di proprietà dell’Ente, ma sul cui progetto ci sia l’accordo dell’Arma.
“Attesa la condizione dell’attuale stato degli appartamenti adibiti a Caserma dei Carabinieri”, si legge nel documento, “peraltro di proprietà privata per cui il Comune versa un canone di fitto, è stata sottoposta al Provveditorato alle Opere Pubbliche una richiesta di finanziamento per la costruzione di una Caserma su territorio di proprietà comunale. Chiaramente questa scelta tende a migliorare il servizio alla città, mette i carabinieri in condizione di poter svolgere il loro lavoro in una struttura moderna e adatta alle esigenze e risponde meglio all’obiettivo di garantire sicurezza per tutti. E’ solo un primo passo che dovrà essere seguito dal futuro Sindaco”.
Sono almeno 50 anni che le varie amministrazioni comunali di Sant’Anastasia hanno avvertito l’esigenza di dotare il territorio di una caserma dei carabinieri al fine di assicurare un più adeguato controllo del territorio.
Anche l’Arma ha manifestato, nel passato e attualmente con più forza attraverso il Comandante Fernando De Solda, la necessità e l’opportunità di avere una sede adeguata in Sant’Anastasia e recentemente sono state perseguite varie soluzioni senza però nessun esito positivo. L’ultimo tentativo è stato l’inserimento nel programma triennale delle opere pubbliche del triennio 2009/2012 pur senza l’effettiva possibilità di finanziare o di ottenere finanziamenti per realizzarla.
Si era anche pensato a ricorrere all’intervento di privati che si è poi arenato in una fase molto avanzata della trattativa.
La redazione
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