NAPOLI – Il giornalismo politico di Eleonora Fonseca Pimentel, figura autorevole del 700 che a Napoli accolse nel suo salotto una colta èlite di intellettuali che diede vita alla breve esperienza della repubblica e guidò il “Monitore Napoletano” foglio che uscì con l’etichetta di Giornale ufficiale della Repubblica. Alcuni degli scritti della Pimentel sono riportati in uno straordinario lavoro, un antologia di scritti femministi, o sulla questione femminile, di donne e uomini che nelle varie epoche si sono occupati di questo difficile e scomodo tema. “Per filo e per segno”, l’antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIX secolo di Ginevra Conti Odorisio e Fiorenza Taricone, colma una lacuna in questo settore storiografico e riunisce per la prima volta testi difficilmente reperibili, alcuni dei quali sono tradotti per la prima volta in Italiano. Dalla veneziana moderata Fonte all’Inglese Mary Astell, passando per gli scritti di Harriet Martineau, la quale, a seguito del suo viaggio in America, sostenne che la democrazia americana non era pienamente realizzata proprio per l’esclusione delle donne. Il volume della Odorisio e della Taricone segue un ordine cronologico più chiaro nell’evoluzione della vicenda. “Le conseguenze immediate, ma anche quelle politiche e culturali che derivano dal rendere visibili questi testi inserendoli nella circolazione più vasta – dice Fiorenza Taricone – è quello di dimostrare, tesi alla mano, che la questione femminile non comincia con la rivoluzione Francese, come spesso si sostiene, ma è sempre esistita”.
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