Nei giorni scorsi il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, in esecuzione di un decreto di sequestro di prevenzione finalizzato alla confisca, emesso in data 6.12.2021 dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha proceduto al sequestro di beni mobili ed immobili, del valore complessivo di circa 1,2 milioni di curo, nei confronti di una donna di Castellammare di Stabia, D.A., già condannata in via definitiva per usura ed estorsione, e del suo nucleo familiare. L’articolata attività di accertamento patrimoniale svolta dai finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia ha permesso di accertare come la stessa e il marito fossero riusciti ad accumulare un patrimonio mobiliare ed immobiliare ritenuto dal Tribunale sproporzionato e non giustificato rispetto ai redditi percepiti e dichiarati al Fisco e riconducibile ad attività criminali. Si è accertato, in particolare, che, sebbene tra il 1997 e il 2019 la donna non avesse presentato alcuna dichiarazione dei redditi, tranne che nel 2013 per un modesto reddito da lavoro dipendente, e il marito fosse stato percettore di reddito quale dipendente del Comune, gli stessi risultano proprietari di ben sei immobili ubicati nel comune di Castellammare di Stabia oltre che di cinque rapporti bancari, gli uni e gli altri incoerenti con i redditi dichiarati, giudicati dal Tribunale inidonei al sostentamento familiare e incompatibili con qualsivoglia possibilità di accantonamento e risparmio. Il Tribunale ha ritenuto altresì la sussistenza del requisito soggettivo della pericolosità sociale della donna. Sulla base dei presupposti soggettivi ed oggettivi emersi dagli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha avanzato in data 1.4.2021 la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione, accolta dal Tribunale di Napoli, che ha disposto il sequestro di tutti i beni mobili ed immobili riconducibili alla donna e al marito. In esecuzione del decreto di sequestro emesso, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di 6 unità immobiliari, di un’autovettura e di tutte le disponibilità finanziarie nella titolarità dei coniugi, per un valore stimato di ca. 1.200.000 curo.
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