Continua nel silenzio delle istituzioni, l’inarrestabile declino dell’offerta del servizio ferroviario sulle linee Circumvesuviana gestite da Eav.
Negli ultimi giorni, i viaggi dei pendolari sono stati segnati oltre che dalla fantasiosa gestione discriminatoria anche dal fato democratico che ha causato ritardi, avarie e soppressioni su tutte le linee.
Chiamiamo in causa il destino perché solo a quello noi pendolari ormai possiamo affidarci; non possiamo fare appello certo alla dirigenza Eav, sorda a ogni nostra proposta, ne ai rappresentati istituzionali che tranne poche eccezioni, meno delle dita di una sola mano, sono completamenti assenti in questa battaglia di DIRITTI COMUNI!
Eloquente è stata la risposta alla nostra lettera aperta del funzionario della Città Metropolitana di Napoli “ …non ha competenza in merito”, ignorando che anche e soprattutto a un efficiente e efficace sistema di mobilità pubblico è ancorato il destino dello sviluppo e della qualità di vita di interi territori della provincia di Napoli.
Gli altri destinatari Prefetto, Regione, Arcivescovo di Napoli, hanno preferito il silenzio, così come hanno fatto i sindaci in occasione della petizione sottoscritta da oltre seimila viaggiatori, ad eccezione di quello di Ottaviano, di Torre del Greco e del consigliere regionale Venanzoni. I sindaci della penisola sorrentina, occupati a difendere egoisticamente gli interessi locali, si sono sfilati dalla battaglia comune e in alcuni casi hanno preso le distanze dalle nostre iniziative attraverso dei portavoce di associazioni locali.
L’episodio odierno avvenuto proprio sulla linea di Sorrento testimonia che nessuna “ strategia “ può creare “ isole felici” e porre limite ai disservizi figli di una gestione disastrosa delle linee vesuviane. Gestione che ogni volta evidenzia nuove crepe, come quella di una corsa l’altra sera limitata a metà percorso. Inoltre sono mesi che assistiamo alla chiusura nei w.e. di intere linee per dei lavori senza che sia stato pubblicato il cronoprogramma definitivo degli stessi e data una spiegazione da parte dei responsabili del perché questi lavori non possono essere eseguiti di notte: ci sono norme specifiche che lo vietano? E se è così, quando sarà interessata dagli stessi lavori la linea di Sorrento chiuderanno anche li per interi w.e.?
Noi pendolari sappiamo che nei prossimi 12 mesi i nostri viaggi saranno ancora più avventurosi, perché l’azienda nell’attesa dei nuovi treni ha ritenuto inopportuno fare un’operazione di recupero del materiale rotabile obsoleto, quindi tra poco diminuirà il numero complessivo degli etr disponibili e sarà difficile riuscire a garantire l’orario di esercizio.
In questa battaglia, sentiamo il silenzio che ci circonda e vogliamo uscire dall’assedio.
A tutti quelli che possono e vogliono.
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