Nola – Riunione all’Unità di Crisi ‘No discariche nel Nolano’ giovedì sera alla Canonica della Chiesa della Schiava di Casamarciano per fare il punto della situazione discariche. Presenti i rappresentanti delle scriventi associazioni ambientaliste, Sel area nolana, Lista Civica Tufino e Anta.
All’ordine del giorno dell’incontro gli ultimi avvenimenti che hanno visto gli attriti all’interno del Tavolo dei Sindaci per l’emergenza ambientale tra Carlo Ferone e Andrea Manzi a proposito dei siti da localizzare sul territorio e l’impianto di digestione anaerobica da insediare nel perimetro dello Stir e il cui bando è stato ritirato perché non c’è spazio in esso.
“Chiediamo ai sindaci – ha dichiarato Gennaro Allocca, Presidente del Comitato Difesa Agro Nolano – le loro dimissioni in massa dopo il tentativo della SapNa di portare 500 mila tonnellate di Frazione Umida Tritovagliata nella discarica di Paenzano2. E’evidente che i sindaci hanno firmato un accordo ‘carta-straccia’ senza alcun valore”.
“Le dimissioni sono necessarie – aggiunge Gennaro Esposito, delegato Assocampaniafelix – per manifesta incapacità a difendere il nostro territorio dal ‘cavallo di Troia’ di Cesaro, che vuole regalarci tutto l’umido contaminato della Provincia di Napoli”.
“Noi siamo contrari sia all’Accordo di programma che al Piano regionale dei rifiuti – dichiara Guido De Caro, Lista Civica Tufino – in quanto hanno la stessa logica: aprire discariche senza avviare un percorso virtuoso di raccolta differenziata spinta nei comuni”.
“I cittadini debbono capire che non esiste alcuna produzione di biostabilizzato nello Stir di Tufino – ribatte Onofrio Petillo, Forum Ambientalista – in quanto la gara di Ottobre per ampliare gli impianti non è mai stata espletata per mancanza di soldi”. Questa Federazione fa appello ai cittadini di diffidare della campagna mediatica che vuole il biostabilizzato come un rimedio utile per smaltire i rifiuti.
“La crema del tal quale è il biostabilizzato! E’ pieno di metalli pesanti e quindi dannoso per la salute!”. In attesa della certificazione dei flussi della SapNa che dovrà attestare gli sversamenti di indifferenziata e tal quale nell’impianto di Tufino da parte del Comune di Napoli, cosa che l’accordo non consente dal 1 gennaio 2012, in quanto il capoluogo fa appena il 22% di raccolta differenziata.
Per legge possono sversare negli Stir i comuni che fanno almeno il 50% di differenziata, al di sotto debbono smaltire a loro spese in altre discariche.
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