SOMMA VESUVIANA. Dall’estate sono stati “recintati” e per loro la crisi già evidente nel settore del commercio si è accentuata senza che nessuno si ponesse il problema.
Sono i negozianti di via Diaz e via san Domenico a Somma Vesuviana. Qui un bar, una scuola guida, un giornalaio, una posta privata, un’agenzia di pratiche, sono tagliati fuori dal mondo dal “muro” che è stato eretto per il cantiere di ripristino di via Cecere e del campanile di San Domenico. Impossibile arrivare nella zona con l’auto, quasi impossibile arrivarci a piedi ed i clienti sono diminuiti a vista d’occhio, rendendo difficile la vita di chi ha deciso di aprire in zona la sua attività commerciale. Nessuno si è preoccupato di loro, per la centralissima via Roma proteste di Ascom e commercianti e la strada ha riaperto nei 20 giorni stabiliti, per loro invece niente. Silenzio anche da parte dell’amministrazione comunale. Si aspetta forse che chiudano?
“Io sono un ragazzo che da un po’ è entrato nella realtà del commercio a Somma Vesuviana”, spiega uno dei commercianti penalizzati fortemente dal cantiere, “e sinceramente ero pronto, sono pronto
a fare investimenti per salvare la mia attività, ma a questo punto non so se ne sono più tanto convinto. Siamo stati tagliati fuori dal mondo? Si. Ci stanno trattando come pezze da piedi? Si. Oggi ci ho messo un quarto d’ora per raggiungere la mia attività commerciale ed al ritorno un’ambulanza non riusciva a passare perché era tutto chiuso. Sono stanco, forse i miei soldi devo portarli da qualche altre parte che non sia Somma”.
Nelle foto che pubblichiamo tutto il disagio dei commercianti.
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