SANT’ANASTASIA. Di fronte a tanta violenza verso donne e bambini, è sempre utile interrogarsi sulla reale tutela che gli adulti garantiscono ai minori oggi. L’associazione MIR ha tenuto questa mattina, in Sala Consiliare alle ore 9.00, il Seminario “Diritti dell’infanzia e mondo degli adulti”. L’argomento, dalle molteplici sfaccettature è stato affrontato con i contributi del sindaco, avv. Carmine Pone, dell’assessore alle politiche sociali, prof.ssa Assunta Cennamo, della dirigente dei Servizi Sociali Comunali, dott.ssa Margherita Beneduce, di esperti del terzo settore quali Fedele Salvatore e Monica Procentese della coop. Irene ’95, Ciro Corona dell’associazione (R)esistenza e del presidente dell’associazione MIR Luigi Cerotto. L’approfondimento è stato l’occasione per presentare e spiegare a grandi linee ciò che i servizi comunali assicurano a favore dei più deboli, per capire meglio l’importanza delle progettualità portate avanti dalle associazioni di volontariato, interrogarsi in generale sulla situazione in paese di bambini e ragazzi, ma soprattutto per tracciare le strategie sinergiche che le varie istituzioni e i singoli cittadini possono mettere in atto per essere “uomo accanto ad uomo”. Importante contributo è stato dato dagli alunni dell’Istituto Polispecialistico “Luca Pacioli” che hanno presentato i risultati di un’indagine sul territorio riguardante i bisogni dell’ infanzia. L’associazione MIR, da un decennio impegnata ad accompagnare i minori in difficoltà, specialmente nel tempo libero, ha spiegato come, grazie all’opera costante e affettuosa di decine di volontari, i bambini vengono aiutati nello svolgimento dei compiti scolastici, oltre a beneficiare di numerosi momenti ludico-ricreativi durante l’anno. I dati nazionali venuti alla luce, sul tema della sessualità, parlano della presenza notevole di violenza e abuso domestico, di prostituzione straniera della tratta e dei minori maschi, di prostituzione minorile italiana che investe le famiglie multiproblematiche e quelle insoddisfatte per bisogni non primari; dell’aumento del ruolo della “rete” sociale a favore della conversazione e del contatto, di quattro stili di informazione giornalistica, tra cui prevale quello descrittivo su quello emotivo, mentre solo il 2,5% è propositivo. Oltre al tema sulla sessualità, le studentesse con video realizzati da loro hanno posto l’accento sulle nuove povertà, invitando la platea a dare un attimo della propria vita agli altri, affermando i loro principi e proponendo soluzioni che vedono la necessità di essere in “rete” sociale e non solo in quella di internet. Ristabilire le regole, osservarle, vivere le difficoltà ma anche le gioie del rapporto sessuale tra coniugi, aiutare i più deboli, riscoprire i principi della convivenza ripartendo dai veri valori, sono alcune delle necessità poste come fondamenta di coesione del tessuto sociale. “E’ sempre auspicabile che tra le agenzie educative vi sia dialogo e collaborazione. Nelle agenzie che operano sul territorio di Sant’Anastasia noto – ha detto il Sindaco, Carmine Pone – un qualcosa in più:sintonia. In questo convegno vi è sintonia tra la scuola, le associazioni che operano nel sociale, l’Ente Locale con i suoi servizi e l’assessorato. Ciò ha permesso di approfondire bene il tema dei diritti dell’infanzia e di conoscere i servizi sociali che eroghiamo”. Alla domanda venuta dalla sala su come e dove è possibile imparare a parlare di più col mondo degli adulti, ha, tra gli altri, risposto l’assessore alle Politiche Sociali: “Partirà a breve – dice Assunta Cennamo – il progetto dell’Ambito 10 “Spazio Famiglia”, che sarà un luogo dove si potrà imparare a parlare meglio in famiglia e, per favorire il rapporto giovani/amministrazione, a settembre prossimo sarà realtà il Consiglio Comunale dei Ragazzi”.
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