Ottaviano. Hanno deciso di non raccogliere i rifiuti per difendere i propri diritti di lavoratori, i dipendenti della società che ad Ottaviano si occupa della raccolta differenziata. Una protesta pacifica per far rispettare il passaggio di cantiere tra la società Gpn, che ha gestito per anni il servizio, e la Ecoce subentrata da poco. Ma l’intoppo è spuntato appena i dipendenti hanno varcato il cancello scoprendo che erano state effettuate delle sostituzioni come spiega il rappresentate sindacale dei lavoratori Domeni Merolla ««Abbiamo fatto un passaggio di cantiere e non si trovava l’elenco dei dipendenti- sostiene Domenico Merolla, rappresentante sindacale- nell’elenco c’erano 49 dipendenti. Tra questi i casi di 4 in attesa di contratto che sono stati estromessi, uno licenziato da tempo è uno invece da poco. Questo perché la società che gestiva prima il servizio, la Gpn, era colluso, e me ne assumo le responsabilità, con un ex amministratore del Comune di Ottaviano che ha fatto parecchie assunzioni. Ora la società pretendeva di integrare anche un lavoratore che guarda caso è il nipote di Giorgio Marigliano, l’ex assessore all’ambiente». Accuse alle quali Marigliano replica «Mi sono rivolto alla Procura della Repubblica denunciando una serie di gravissimi fatti che saranno vagliati dagli organi competenti. Come sempre dimostrato in passato, – spiega-anche in questa vicenda la amministrazione Capasso ed il sottoscritto si sono preoccupati esclusivamente dell’interesse della collettività ottavianese». Dopo ore di trattative i dipendenti hanno raggiunto un accordo e il dipendente che era stato estromesso è stato reintegrato, ma nei prossimi giorni in municipio un vertice tra azienda, sindacati e Comune. Troppo ombre e tante accuse mosse verso l’ex assessore Marigliano per una gestione dei rifiuti che “scotta”.
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