domenica 24 Novembre 2024
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La DHS Napoli si ferma ad un passo dalla finale. Azzurri sconfitti dall’Acqua & Sapone

Il Napoli dice addio alla Coppa Italia. Nonostante una prestazione super, gli azzurri salutano la competizione a vantaggio dell’Acqua & Sapone, che nella ripresa ribalta l’iniziale vantaggio di Noro. Un rigore non concesso e un palo nel finale negano ai ragazzi di Oranges la possibilità di riaprire il match.

Noro fa sognare gli azzurri Ivan Oranges sceglie un quintetto multiforme. Davanti a Leandro c’è Bertoni, Bico punge a destra, Lucho prova a fare lo scattista sulla banda sinistra. Fornari è il terminale avanzato. Non c’è tempo per in convenevoli, entrambe le squadre saltano la fase di studio. Fornari fa a sportellate con la difesa di Bellarte e si prende anche un giallo per un presunto fallo di mano volontario. Decisione discutibile, perché il capocannoniere delle serie A la tocca da terra, cadendo. L’Acqua & Sapone non mette in circolo il suo tiki taka perché il Napoli pressa, sale e vince quasi tutti i contrasti. Mammarella deve azionare la catapulta per liberare Borruto, ma il colpo di testa termina fuori. Quando riparte, il Napoli fa paura. Bico è una scheggia, Lucho scatta dai blocchi con rapidità. Gli abruzzesi si limitano a calciare dal limite: il più pericoloso è Cuzzolino, che fa tremare Garcia Pereira. Dall’altra parte Mammarella comincia la solita serata monstre, fermando prima il sinistro di Fornari, poi il tap in di Lucho. Al 15’, però, il Napoli capitalizza il suo predominio sul rettangolo di gioco. Noro riparte da solo contro due avversari, arresta la corsa, sterza e poi fredda Mammarella in uscita. E’ il gol che zittisce il Pala Giovanni Paolo II e manda in orbita il Napoli. Nel finale gli azzurri resistono su Cuzzolino, Caetano (super Leandro) e Borruto, chiudendo con merito la prima frazione in vantaggio.

Il sogno s’infrange nei minuti finali Nella ripresa subito l’occasione da sliding doors. Fornari ha la palla giusta per andare sul 2-0 ma Mammarella tira fuori un’altra parata eccezionale e tiene in vita gli abruzzesi. Il Napoli però non tiene la difesa della prima frazione, la gara diventa un gioco di ripartenze e controripartenze con gli azzurri che, in alcune circostanze, forzano il possesso e sbagliano la misura delle trasmissioni. E’ il gioco prediletto dagli abruzzesi. Al secondo minuto i padroni di casa trovano il pari con Chaguinha, che finalizza una ripartenza su suggerimento di Borruto. Il Napoli soffre ma ne viene fuori grazie anche ad un grande Leandro, che compie il miracolo su Borruto. Serve anche una deviazione sulla linea di Lucho per evitare il sorpasso. Il Napoli, dopo la scossa, si rianima. Mammarella in cinque secondi cancella il 2-1: prima arriva sul diagonale di Lucho, poi respinge anche sul tap in di Campano. Al 6’15’’ ancora una ripartenza veloce, però, punisce gli azzurri. L’asse Calderolli-Borruto-Caetano è vincente. 2-1. Il Napoli non muore e prova con pazienza a ricucire la partita. Al 10’ l’episodio più controverso del match: c’è un tocco di mano netto negli ultimi sei metri ospiti. Quando l’arbitro fischia, tutti pensano alla massima punizione. Che però non arriva. Come non arriva il provvedimento disciplinare, che invece gli arbitri avevano comminato a Fornari nella prima frazione. Le immagini televisive lo confermano: è rigore. Magra consolazione per il Napoli che prova a trasformare il calcio dal limite con Fornari, trovando l’opposizione di Mammarella. Il Napoli cerca di penetrare in ogni modo le maglie della difesa abruzzese, che però si abbassa e non concede varchi, provando a ripartire in velocità. Leandro deve superarsi su Calderolli per evitare il sipario anticipato, ma negli ultimi minuti i partenopei, nonostante i problemi fisici di Abdala e Bertoni e le rotazioni ridotte, salgono di tono. A 3’45’’ dalla fine entra Bico come portiere di movimento. Gli azzurri non vogliono forzare, girano palla con pazienza e a pochi centimetri dal traguardo vanno vicinissimi al 2-2. Campano indirizza un bel pallone sul secondo palo, Mammarella non ci arriva, la palla accarezza il palo ma viene sputata fuori dallo specchio, con Noro che da zero metri vede il pallone scappare via. A poco meno di un minuto dalla fine, l’Acqua & Sapone trova l’episodio che indirizza il match: Murilo vede fuori posizione Leandro e calcia da lontanissimo una punizione velenosa. Il portiere napoletano retrocede ma non riesce a tirar via la parabola dalla porta. E’ l’unico infortunio dell’estremo difensore azzurro in una gara stratosferica, ma costa tantissimo. Con gli ultimi rantoli d’orgoglio il Napoli si butta in avanti e a 9’’ dalla fine trova anche il gol del 3-2 con Lucho, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo sul tracciante di Fornari. Il 3-2 aumenta solo il rammarico. A 3’’ dalla bandiera a scacchi, Fornari subisce una spallata e va giù: per gli arbitri non c’è fallo. Muore qui l’ultimo tentativo azzurro di portare il match all’extratime. In finale ci va l’Acqua e Sapone. Al Napoli l’onore delle armi e la consapevolezza di aver disputato una gran Coppa Italia.

Sala stampa Ivan Oranges è scuro in volto, ma allo stesso tempo rivendica con orgoglio la gran prestazione dei suoi. “Resta il rammarico per la prima parte della seconda frazione, quando per qualche minuto abbiamo concesso all’Acqua & Sapone la possibilità di giocare nel modo in cui può far male grazie alla velocità e alla tecnica dei suoi interpreti migliori. Per il resto, abbiamo disputato una splendida gara, soprattutto nella prima frazione, in cui abbiamo meritato il vantaggio. Purtroppo il 3-1 ci ha negato la possibilità di lottare fino alla fine. Ero sicuro di riprendere la partita col portiere di movimento. Usciamo sconfitti, ma questo non scalfisce il bilancio positivo di questi giorni. Ora smaltiamo la delusione e torniamo con la testa al campionato.

Delusione anche nelle parole di Jader Fornari. “Meritavamo di più per la prestazione che abbiamo fatto. Ottimo primo tempo, nella ripresa dopo un momento di difficoltà ci eravamo rimessi in piedi ed eravamo convinti di poter pareggiare. La delusione prevale sull’orgoglio di aver disputato una grande Final Eight. Il rigore? Era netto. Purtroppo l’arbitro non l’ha visto. Ci sono state delle valutazioni errate che hanno influito sul risultato. Ma le accettiamo e guardiamo avanti. Il prossimo obiettivo è centrare la salvezza e disputare i play-off nella posizione migliore”.

DHS NAPOLI-ACQUA&SAPONE EMMEGROSS 2-3 (1-0 p.t.)

DHS NAPOLI: Garcia Pereira, Bertoni, Bico, Fornari, Lucho Gonzalez, Evandro, Campano, Abdala, Botta, Milucci, Noro, Simeone. All. Oranges

ACQUA&SAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Chaguinha, Cuzzolino, Calderolli, Murilo, Zanchetta, Egea, Borruto, Caetano, Di Matteo, Baiocchi, Montefalcone. All. Bellarte

MARCATORI: 15’44” p.t. Noro (N), 2’07” s.t. Chaguinha (A), 6’14” Caetano (A), 19’02” Murilo (A), 19’51” Fornari (N)

AMMONITI: Fornari (N), Lucho Gonzalez (N)

ARBITRI: Alessandro Malfer (Rovereto), Stefano Lena (Treviso), Vincenzo Giannantonio (Campobasso) CRONO: Francesco Cirillo (Rovereto)

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