sabato 23 Novembre 2024
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Decreto “Cura Italia”, avvocato Cuomo: “Si auspica in un correttivo”

NAPOLI. Riceviamo e pubblichiamo nota dell’avvocato Giuliano Cuomo dello studio legale Visconti.  “Pubblicato nella notte di Martedì 17 Marzo il Decreto “Cura Italia” . Il Decreto pubblicato in una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale, datata 17 marzo sebbene sia stata pubblicata a tarda notte, contiene misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico alla famiglie ai lavoratori ed alle imprese.

Il corposo Decreto, che si articola in 127 capi, rispetto ai 68 articoli contenuti nella bozza già pervenuta ai più il 15 marzo, ha lo scopo di porre rimedio all’emergenza economica e sociale derivante dalla pandemia COVID-19. Tra le disposizioni contenute nel Decreto e divise in cinque macro capitoli (Titoli), vi sono misure a sostegno del potenziamento del Servizio Sanitario, altre a sostegno e tutela dei posti di lavoro e del lavoro in generale, nonché, ingenti misure a sostegno della liquidità alle imprese ed alle PMI, attraverso il Fondo di garanzia e più in generale attraverso il sistema Bancario. Inoltre, vi è una serie di misure volte alla regolamentazione degli ammortizzatori sociali, anche in deroga, altre volte al differimento/sospensione dei termini previsti per il versamento di imposte e oneri previdenziali, un “piccolo” contributo di 600 euro una tantum per il mese di marzo (forse da ripetersi ogni mese sino alla fine dell’emergenza) per i lavoratori titolari di p.iva e co.co.co., iscritti alla gestione separata dell’INPS (esclusi quindi i professionisti iscritti agli albi ed alle casse di previdenza private) ed un bonus baby sitter di pari importo per i genitori che hanno figli di età non superiore a 12 anni. Previsti ulteriori congedi per i soggetti fruitori della L. 104.  Ed ancora, la possibilità di richiedere la moratoria per il “mutuo prima casa” grazie al c.d. “Fondo Gasparrini” a condizione che si autocertifichi un calo del fatturato dell’ultimo trimestre (post 22 febbraio) superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019 (art. 53 Decreto Cura Italia), ed una sospensione del pagamento di rate e di canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 (ex art. 56). Degne di nota le misure a sostegno delle ASD sportive, delle Federazioni e degli Enti di promozione sportiva, conduttori e/o concessionari di impianti sportivi pubblici dello Stato o di Enti territoriali, i quali ottengono di default la sospensione del pagamento dei canoni di locazione/concessione sino al 31 maggio 2020. (art. 95) Viene inoltre prevista la possibilità di aderire al contributo di 600 euro previsto all’art. 27 anche per i collaboratori sportivi. Previsto, tra le altre disposizioni a favore di negozianti ed artigiani, un credito di imposta pari al 60% del canone di locazione pagato nel mese di marzo 2020 per i locali strumentali a condizione che gli stessi rientrino nella categoria catastale C/1 (altra misura da rivedere perché danneggia alcune categorie ed alcuni casi diffusi). Viene anche disposto un ulteriore credito di imposta per le spese di “sanificazione degli ambienti di lavoro”. Ulteriori, copiose, disposizioni sono rivolte al mondo delle Istituzioni, alla Sanità ai Pubblici Concorsi ed al trasporto aereo (Alitalia su tutte). Una serie di articoli è dedicata alla sospensione dei termini processuali e di impugnazione in materia di giustizia civile, penale, tributaria ed amministrativa. Viene prevista poi all’art. 68 la “Sospensione dei termini di versamento dei carichi affidati all’agente della riscossione” Infine, dato l’approssimarsi del termine per l’approvazione dei bilanci societari, con l’art. 106 del Decreto, viene concessa una proroga del termine per la convocazione delle assemblee previsto dagli artt. 2364 e 2478-bis del c.c. in deroga sia alla previsione dei citati articoli, che dei singoli statuti disponendo infatti che la convocazione dovrà avvenire entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio e che l’assemblea si dovrà tenere entro il 31 Luglio 2020. Vengono previste inoltre nuove modalità di partecipazione, di voto, di sottoscrizione dei documenti e dei verbali derogando anche all’art. 2479 c.c.. In conclusione, pur apprezzando la tempestività e l’animus del Legislatore, non si può non rilevare come in questo Decreto manchi completamente un piano straordinario e generalizzato di proroghe e rateizzazioni a medio-lungo termine, che consenta alle imprese di non essere travolte da debiti commerciali e scadenza fiscali, nonché, una totale assenza di tutela per alcune categorie particolarmente colpite dalla emergenza, (una su tutte il turismo) ed altre completamente dimenticate come quella dei liberi professionisti Avvocati, Commercialisti, Ingegneri, Architetti etc. Si auspica, pertanto in un correttivo o, per meglio dire, in una implementazione coerente e corposa, nel prossimo atteso Decreto che riequilibri la “asimmetria” che si verrà a manifestare a causa delle tutele previste per alcuni e per le omissioni previste per altri.

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