venerdì 20 Settembre 2024
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De Falco (Prc) risponde alle dieci domande sul “caso Arin”

Gentile Direttore,
che il suo giornale avesse avuto un successo a proposito degli articoli che mi riguardano non era un’aspettativa. Anzi, sapere che sono stato letti articoli più seri è una buona notizia, vuol dire che i lettori hanno la capacità di scegliere, anche all’interno della stessa testata, quello che interessa loro senza farsi abbagliare dagli effetti speciali.
Non penso sia un peccato grave non sapere che Feltri è il direttore del Giornale per uno che non legge quei quotidiani. Ma devo farle notare che io non ho associato il giornalista alla testata. Forse ha letto male.
La devo correggere anche su quanto ho detto a proposito delle posizioni politiche e l’informazione. Il verbo “censurare” non fa parte del mio vocabolario, al contrario io affermo che è correttissimo che un giornalista, o un giornale, esprima le proprie posizioni politiche. Niente di più normale. Quello che ho affermato (provi a rileggere) è che deve essere fatto con chiarezza e serietà.
Per quanto riguarda il mio impegno nel comitato, è informata male: Tintidirosso non compare da nessuna parte! E durante tutta la campagna di raccolte firme non ho mai detto una sola parola che facesse riferimento alla mia posizione politica. Ho parlato con persone le più diverse tra loro portando avanti una sola posizione: stare tutti insieme sotto lo stesso simbolo, quello dell’acqua. Provi ad informarsi presso i comitati dei comuni in cui ho lavorato o nelle chiese nelle quali sono stato o da chi ha partecipato agli incontri pubblici in cui sono intervenuto. Che poi Rifondazione Comunista abbia ritenuto che io potessi ricoprire il ruolo che avevano pensato è un’altra storia.
E’ informata male anche su De Cristofaro, che non ha mai partecipato a nessun comitato. Le devo, anzi, dire che durante alcuni incontri pubblici, dirigenti di Sinistra e Libertà sono stati contestati in quanto hanno sostenuto che andava bene anche la Spa pubblica. Provi anche a leggere l’attacco fatto dal comitato stesso alla legge pugliese dove si dice che la posizione di Vendola è già chiara nel suo nome: VENDOL’Acqua!
Conosco la sua passionalità e la sua fede politica che non metto in discussione. Non sempre, però, avere una fede significa fare le cose giuste o coerenti con quella fede. Le sue scelte, come le mie, possono essere comunque sbagliate anche se animate da buoni propositi. L’importante è mettersi in discussione e riconoscere, eventualmente, di aver sbagliato.
A proposito delle famose 10 domande, vedo che anche qui non è stato capito il messaggio e quindi, vista l’insistenza, le rispondo in tutta tranquillità.
1) A QUANTO AMMONTA L’INDENNITA’ DI UN CONSIGLIERE D’AMMINISTRAZIONE DELL’ARIN?
Le indennità dei consiglieri delle partecipate di Napoli sono facilmente reperibili su internet. Ci sono alcuni cda in cui non è previsto compenso, altri dove si arriva a 50.000 Euro. Essendo questa la prima volta che si nomina un cda in ARIN, il dato non è noto e io non ho ancora visto nessun documento ufficiale visto che il cda non si è ancora insediato. Voci parlano di 30.000 Euro annui lordi. Chi ha un po’ di dimestichezza con tasse, contributi etc…, sa che alla fine saranno abbondantemente sotto i 20.000. Aspettiamo di sapere il dato ufficiale.
2)L’INDENNITA’ è VERSATA IN EURO O IN RUBLI.
Se mi daranno la possibilità di scegliere, valuterò con attenzione la situazione delle borse magari chiedendo aiuto ai miei nuovi amici finanzieri. A naso, direi che, attualmente, sarebbe meglio in dollari.
3)I SOLDI LI INTASCANO I CONSIGLIERI O PARTE FINISCE NELLE CASSE DEI PARTITI? E SE COSI’ FOSSE SI POTREBBE CONOSCERNE LA PORTATA? (LA DOMANDA CI E’ STATA POSTA DA ALCUNI MILITANTI).
Parte finirà nelle casse del Partito. E’ norma nei partiti di sinistra finanziarsi attraverso il contributo di chi è impegnato nelle istituzioni. La portata non la conosco, dipende anche dalla cifra effettivamente percepita. Spero mi resti abbastanza per pagarmi le spese!!
4)COME MAI, SE LA VOLONTA’ POLITICA DELLA IERVOLINO è QUELLA DI RI-PUBBLICIZZARE L’ACQUA E NONOSTANTE L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’ARIN RISPONDESSE POLITICAMENTE A LEI (E SOLO A LEI), HANNO AVUTO BISOGNO DI COSTITUIRE UN CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE CON DENTRO I PARTITI DELLA SINISTRA PER RAGGIUNGERE TALE, NOBILE, SCOPO?
E’ evidente che la domanda non può essere posta a me. Io posso dire il mio pensiero: ritengo che passare da un amministratore unico ad un consiglio a 5, dia maggiore possibilità di controllo.
5)MICA QUESTA è LA CLASSICA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DELLE POLTRONE TIPICA DELLE “DISTORTE PRIVATIZZAZIONI ITALIANE”?
Non capisco la domanda ma, ancora una volta, non è certo a me che si può chiedere una cosa del genere. Per quanto mi riguarda, prendo un impegno e, come ho sempre fatto nella mia vita, lo manterrò.
6)QUAL è IL PIANO DEI NUOVI CONSIGLIERI PER RI-PUBBLICIZZARE L’ACQUA? PERCHE PRESUMO CHE PRIMA DI ACCETTARE L’INCARICO AVESSERO UN PIANO. O NO?
Il piano è stato più volte enunciato e, comunque, non riguarda i nuovi consiglieri ma solo me e il PRC che mi ha indicato. Ribadisco che un consigliere del CdA di per sé non ha questo potere ma può essere una pedina per ottenere dei risultati. Per esempio, ed era il primo passo dichiarato, quello di spingere fortemente sulla volontà politica. L’apertura del tavolo tecnico che si riunirà già la prossima settimana, è il primo risultato. Per il prosieguo, la strada è quella tracciata degli stessi comitati per l’acqua pubblica parallelamente ai referendum.
7)COME MAI, SE IL DE FALCO SI E’ PRESENTATO AI COMITATI REGIONALI (CONSIGLIA SALVIO NE è TRA LE RESPONSABILI) COME PERSONAGGIO DELLA SOCIETA’ CIVILE IN QUALITA’ DI RAPPRESENTANTE DEI “TINTI DI ROSSO”, HA POI ACCETTATO SENZA REMORE IL POSTO OFFERTOGLI DA UN PARTITO POLITICO?
Ho già detto prima che Tintidirosso non è stata mai nominata e non so da dove esca fuori. Io mi sono proposto per costituire un comitato a Somma. Poi, siccome c’era bisogno di lavorare sui comuni scoperti mi è stato chiesto ed io ho accettato di dare una mano. Non vedo nessuna contraddizione tra questo e l’indicazione da parte di un partito politico.
8)E’ VERO SIGNOR DE FALCO CHE LEI E’ STATO CANCELLATO DALLA MAILING LIST DEI COMITATI DELL’ACQUA PERCHE’ RITENUTO “VOLTAGABBANA” DAGLI STESSI COMITATI?
No. Anzi, all’incontro con il Comitato in cui si è affrontata la tematica ARIN ed anche successivamente via mail (ovviamente è dimostrabile) ho chiesto io di essere cancellato nel caso questo potesse creare imbarazzo a qualcuno. Le mail (fino ad oggi) mi arrivano normalmente anzi è stato anche un canale attraverso il quale sono state espresse le diverse posizioni.
9)COME MAI TOMMASO SODANO E ANTONIO D’ALESSANDRO HANNO AVVISATO I COMITATI DELLA LORO SCELTA, “PRIMA CHE LO SCOPRISSERO DALLA STAMPA” (CIT. CONSIGLIA SALVIO), SOLO DOPO AVER SCELTO DOMENICO DE FALCO?
Un partito politico fa autonomamente le sue considerazioni e sceglie le strade per raggiungere gli obiettivi che si pone. Ha ritenuto che quella fosse una strada da seguire con obiettivi e tempi precisamente definiti. Al comitato è stato comunicato che c’era questa intenzione e che era stata individuata la mia persona. La nomina (che le ricordo è di competenza del Sindaco) è avvenuta una settimana dopo.
10)QUALE ETICHETTA DI VINO FRANCESE AVETE CONSUMATO SULLA TERRAZZA DEL PROFESSORE MIMMO PARISI PER FESTEGGIARE IL COLPACCIO MESSO A SEGNO ALL’ ARIN?
Posto che non ci vedo niente di male nel festeggiare l’assegnazione di un compito certamente importante, devo dire che l’incontro era già organizzato per altri motivi. Sono stato io, avendo il compito di portare del vino, che ho pensato di portare una bottiglia. Questa, però, è la cosa più imbarazzante da dire e spero che non mi crei altri nemici. Infatti, ho portato uno champagne che mi era stato regalato qualche anno fa e che era rimasto in un mobile dato che normalmente non ne bevo. Ho pensato che, siccome si trattava di una riunione di comunisti che non capiscono niente di vino, era il momento di riciclarla!!
Le auguro un ottimo lavoro e, per non dilungarmi oltre, la invito a usare Facebook e altre fonti disponibili anche per recuperare le notizie delle cose che già sto facendo in questi giorni (anche se il Cda non si è ancora insediato).
Cordiali saluti
Domenico De Falco
Gentile dott. De Falco,
Ho deciso che questa volta a risponderle sia il diretto interessato. Dunque l’estensore dell’articolo in cui le vengono poste le 10, ormai fatidiche, domande.
La risposta che leggerà di seguito, dunque, è di Gaetano Di Matteo.
Se poi non le bastassero, o le ritenesse in qualche modo incomplete, me lo dica sono prontissima a darle anche le mie.
Buona lettura.
Gabriella Bellini

Confermiamo ciò che è stato scritto. Lei, secondo i comitati, quando si è presentato ad essi ha specificato che era responsabile dell’associazione “Tinti di Rosso”. Da qui la sua nomina a referente dell’area Napoli Nord nella raccolta delle firme per il referendum. Inoltre gli stessi “Tinti di Rosso2 hanno risposto, prima che lo facesse lei, alle dieci domande. A questo punto, se un’associazione ha risposto a nome suo a delle domande rivolte a lei, ho il dubbio che ci sia qualcosa che non vada (forse è cattiva comunicazione?). Oltre a questo, due quotidiani nazionali, Repubblica e Corriere della Sera, riportano il suo nome associandolo il primo a Rifondazione Comunista ed il secondo ai Tinti di Rosso. Ma allora vuoi vedere che lei è il più incompreso della storia mediatica partenopea? Su De Cristofaro c’è da dire una cosa: i Comitati, a sentire la Salvio, non l’hanno scomunicato perché immaginavano, essendo chiaramente un esponente di partito a differenza sua che gioca sul filo, che, nel caso in cui Sel fosse entrata nel Cda Arin, il posto sarebbe toccato a lui (anche se il primo beneficiario del posto era stato, secondo indiscrezioni, Arturo Scotto il quale, per motivi di coerenza che lei ben comprenderà, ha rifiutato). Noi abbiamo sempre scritto che il Cda è stato nominato. Di insediamento nessuno ha mai parlato. Sembra strano però che una persona che accetta un ruolo così importante e pieno di responsabilità non chieda, nemmeno a titolo informativo, quanto percepisca di indennità.
1)Sulle cifre prendiamo per attendibile la fonte secondo cui, al lordo, le spetterebbero circa 3mila euro mensili. Che al netto farebbero, come lei dice di aver sentito (per via etere, in sogno, nei corridoi dell’Arin?), poco meno di 2mila euro. Quindi siamo ben lontani dai calcoli giocosi fatti dall’associazione Tinti di Rosso che ci ha smentito (e a questo punto ha smentito anche lei)
2) Noi, sentiti i nostri esperti finanziari, le consigliamo i renminbi (yuan) cinesi
3)Questo era cosa nota ed è una prassi di tutti i partiti. Questo conferma la tesi secondo cui qualche legame con il Prc lei ce l’ha. A meno che i compagni non l’abbiano scelta dall’elenco telefonico.
4Sul serio lei pensa che 5 partiti rendano la governance dell’Arin più fluida rispetto ad un amministratore che fa capo ad un politico ed alla sua maggioranza?
5)La domanda è semplice e resta evasa. Crescono le poltrone, crescono i consensi e si rinsaldano vecchie e nuove alleanze in virtù delle prossime scadenze elettorali.
6)Vedremo cosa uscirà fuori dalla prossima assemblea dell’Ato2. Quest’ultimo, come lei ben saprà, è l’Ente che ha il maggiore potere decisionale in materia di acqua (e questo rafforza il pensiero dell’inutilità della costituzione di un Cda in una partecipata)
7)Ci eviti le favole per cortesia. Restiamo della nostra idea e confermiamo ciò che ci ha detto, e sottoscritto, in più occasioni la Salvio.
8)Posizioni “censurate” visto che lei ci ha cancellato da Facebook e visto che ha fatto un penoso spettacolino in un incontro sull’acqua a Pomigliano.
9)Scusi ancora, ma lei, da esponente della società civile qual dice di essere, quando il partito l’ha nominata non si è chiesto cosa ne pensassero i comitati ? Altra domanda, ahinoi, evasa
10) Guardi, il tempo del comunismo austero è finito da un pezzo (forse dai maglioncini mondani e salottieri in cachemire di Bertinotti) ed è preoccupante che lei voglia giustificarsi per una piccola nota di colore. Anzi, nel brindisi ideale che ci apprestiamo a fare (la nostra è una sobria catalanesca) le auguriamo un in bocca al lupo. Credo che ne abbia bisogno.

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