“Dalla Parte Sbagliata”, scritto e diretto da Luca Miniero, racconta, a 40 anni
di distanza, l’incidente del Melarancio, in cui persero la vita ben 11 ragazzini
Napoletani seduti, malauguratamente, dalla parte sbagliata di quel bus che
doveva portarli fino al Lago di Garda.
Lo sviluppo del documentario è stato il frutto della collaborazione tra Luca
Miniero e Viola Film che ha subito creduto nel progetto e lo ha sostenuto sin
dalla sua nascita, portandone avanti con passione la produzione ed
abbracciando i propositi artistici e narrativi dell’opera.
Luca Miniero, napoletano di nascita e memore in prima persona di quel
terribile evento che segnò indelebilmente il cuore di Napoli, da anni voleva
raccontare questa storia che lo colpì così profondamente. Il regista ha
voluto indagare nella vita di chi è sopravvissuto, di chi ha cambiato posto
pochi minuti prima dell’incidente salvandosi la vita e vivendo con i sensi
di colpa per i suoi compagni meno fortunati.
Crediamo che Luca sia riuscito pienamente nell’intento di descrivere
l’aspetto psicologico che ha contraddistinto le diverse reazioni di ognuno
dei sopravvissuti, mostrando allo spettatore, oltre al racconto della cronaca
dell’incidente, l’eco emotivo che un evento del genere può generare nella
vita di un bambino, cambiandolo e segnandone il destino irrevocabilmente.
Abbiamo trovato tantissimi servizi televisivi e articoli di giornali dell’epoca
che ci raccontano di come quarant’anni fa non ci fosse nessuna attenzione al
fattore psicologico per un minorenne o un genitore che subiva una tragedia
di questa portata.
Sono strazianti le scene, riprese dalle telecamere del tempo, in cui la lettura
dei nomi dei ragazzi sopravvissuti accompagna l’incredulità e la
disperazione dei genitori di chi invece non ce l’ha fatta. Di questi stessi
genitori, il documentario racconta la lucidità e la maturità mostrata di fronte
alla perdita, così ingiusta, dei propri figli, atteggiamento che si contrappone
al cinismo degli avvocati incaricati di difendere le controparti.
La storia è inoltre per sua natura radicalmente legata al territorio napoletano,
che di quest’opera è fulcro visivo e culturale. Al centro dello sviluppo
narrativo del documentario è, infatti, una rimpatriata tra ex studenti di quella
sfortunata classe, che, condividendo un pasto, si ritrovano assieme dopo
anni e si raccontano il riverbero dell’accaduto all’interno delle loro singole
vite.
Crediamo fortemente che il documentario possa risultare di grande
interesse, sia per la generazione che ha vissuto quel tragico giorno, e lo
ricorda con dolore, sia per chi è nato successivamente e non conosce né la
dinamica dell’evento, né le sue difficili conseguenze.
Link del Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=d9YalhhEF_4&t=1s
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