Napoli. Un cognome, quello dei Moccia, che è noto a chi si occupa di cronaca nera. Oggi la procura di Napoli con una indagine condotta coi Ros dei carabinieri e il Gruppo Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza ha inflitto un duro colpo alla cosca.
“L’indagine ha consentito di acquisire gravi indizi circa l’esistenza e l’operatività dell’organizzazione mafiosa”, spiega in una nota il procuratore Giovanni Melillo, “strutturata verticisticamente e organizzata su diversi livelli di comando e di competenza territoriale, della quale sono ritenuti capi i fratelli MOCCIA Angelo, MOCCIA Luigi, MOCCIA Antonio e il loro cognato IAZZETTA Filippo, i quali, anche in stato detentivo e sebbene i citati Angelo e Luigi si fossero da tempo trasferiti nella città di Roma, avrebbero veicolato ordini agli
affiliati, a vario livello a loro subordinati, anche promuovendo all’occorrenza specifici reati fine, consumati sia dai vari sottogruppi territoriali costituenti l’ala militare dell’organizzazione, sia da
imprenditori attivi nel settore del recupero degli olii esausti di origine animale/vegetale di tipo alimentare e degli scarti di macellazione, nonché nei grandi appalti ferroviari e dell’alta velocità, cui
avrebbero impartito direttive e fornito ingenti provviste derivanti dall’accumulazione illecita, nel tempo, di ingenti capitali”.
In particolare, dunque, i carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare, emessa il 9 aprile 2022 dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 57 indagati (per 36 veniva disposta la misura del carcere, per 16 la misura degli arresti domiciliari e per 5 la misura del divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa) poiché ritenuti gravemente indiziati, a
vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da
fuoco, ricettazione, favoreggiamento, reati aggravati dalla finalità di agevolare il clan MOCCIA.
Contestualmente, il Gruppo ‘Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito ulteriori 2 misure del divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa e un decreto di sequestro preventivo d’urgenza di beni mobili, immobili e di quote societarie per un valore di circa 150.000.000 euro.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.