Palermo. Partito da un paesino in provincia di Avellino per arrivare in Sicilia e concludere un affare illegale che avrebbe portato un guadagno di circa 800mila euro. A scoprirlo ed arrestarlo, con un complice, i finanzieri del comando provinciale di Palermo (guidati dal generale Domenico Napolitano) che hanno sequestrato 5 tonnellate di sigarette di contrabbando, pari a 18.000 stecche che riportavano simboli e nomi di marchi noti Chesterfield, Philip Morris e Merit. Un quantitativo esagerato che, stando alle stime degli inquirenti, avrebbe fruttato al dettaglio, ricavi appunto per circa 800.000 euro. Sono questi i numeri di una importante operazione di contrasto al fenomeno del contrattando di tabacchi lavorati condotto dalle fiamme gialle che hanno trovato la “merce” in un camion e in un furgone fermati a Palermo. Arrestando poi i due conducenti Carmine P. 31 anni originario di Salerno ma partito col carico da Montoro in provincia di Avellino e Gaetano C. 45 anni di Palermo. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno notato, in un piazzale in via Santa Maria di Gesù, alcune persone che stavano scaricando dei pacchi passandoli da un autoarticolato a un furgone che, alla vista dei militari cercava di allontanarsi velocemente. I finanzieri a quel punto sono intervenuti bloccando il mezzo e identificando l’autista. Il controllo è stato poi esteso anche al camion, con l’ausilio del cane anticontrabbando Arca ( in forza al Gruppo Pronto Impiego Palermo) che segnalava insistentemente verso l’interno dell’autoarticolato.
Il suo fiuto non si sbagliava.
L’accurata ispezione dei mezzi operata dai finanzieri ha permesso così di rinvenire le 18.000 stecche per un peso complessivo di 5.040 chili che sono state sequestrate impedendone l’immissione sul mercato nero della città. I due conducenti sono stati arrestati in flagranza di reato per il delitto di contrabbando e tradotti presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, disponendo per il conducente siciliano il carcere, mentre per il campano gli arresti domiciliari.
Prosegue, dunque, con ottimi risultati l’attività della Guardia di Finanza palermitana volta al contrasto dei traffici illeciti. L’obiettivo dei militari del generale Napolitano é triplice, da una parte tutelare “la sicurezza economico – finanziaria dei cittadini e della concorrenza”, anche considerando l’attività legale svolta dai tabaccai rispetto a chi vende tabacchi di contrabbando, dall’altra mantenendo costantemente alta l’attenzione verso i fenomeni illeciti utilizzati proprio per finalizzare le associazioni criminali. Infine, da non sottovalutare assolutamente il fatto che contrastare il contrabbando di sigarette (ancora oggi rappresenta un crimine diffuso e ben organizzato) contribuisce a difendere la salute dei consumatori rispetto ai rischi che derivanti dalla totale mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti che vengono venduti in strada.
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