Somma Vesuviana. Un matrimonio tra il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi e Maria del Pozzo. L’ultima genialata targata Emanuele Coppola, responsabile dei beni culturali del complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo, e dei padri francescani che gestiscono la struttura è stata infatti quella di far sposare il titolare del ministero con il complesso. “E’ una sorta di provocazione che intende tenere alta l’attenzione su questa struttura che necessità di un intervento di restauro a 360 gradi, prima che l’incedere del tempo possa danneggiarla ulteriormente. Una provocazione-gioco alla quale mi auguro possa prendere parte il ministro Bondi (per la cui presenza si sono attivati gli stati maggiori locali del pdl n.d.r.) affinché si renda conto di persona dell’immenso valore storico, artistico e culturale che questo luogo serba in sé ”. Le nozze, presentate con tanto di “partecipazione”, saranno officiate dal sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca il 9 ottobre prossimo alle ore 19,30 nei locali della chiesa del convento. “E’ una bella iniziativa” ha sentenziato il primo cittadino sommese “alla quale noi, come Ente comunale, parteciperemmo entusiasticamente mettendo a disposizione del convento tutto ciò che possiamo. Dal patrocinio istituzionale alla segreteria che si occuperà di gestire gli ospiti dell’evento”. Un evento che in effetti avrà come ospiti un parterre davvero d’eccezione. “Più che ospiti però” ha sottolineato Emanuele Coppola “i rappresentati delle istituzioni politico-religiose, locali ,regionali e nazionali saranno i veri e propri testimoni della coppia di coniugi”. Così al fianco degli sposi compariranno l’arcivescovo di Nola Beniamino di Depalma; il parlamentare nolano del pdl Paolo Russo; Agostino Esposito, ministro provinciale dei frati minori; Luigi Mucerino, vicario episcopale; il presidente della regione Campania Stefano Caldoro e quello della provincia di Napoli Luigi Cesaro; Carmine Mocerino, consigliere regionale dell’Udc e Paola Raia, anche lei consigliere regionale, ma tra le fila del popolo delle libertà. Ed è stata proprio quest’ultima a spiegare che, “il complesso monumentale di Santa Maria dovrà entrare di diritto nel novero dell’enorme patrimonio culturale della nostra regione”. Regione che lo scorso anno stanziò 50mila euro per il restauro di parte del tetto grazie all’impegno dello stesso Mocerino il quale portò a Palazzo Santa Lucia la questione del complesso sommese. “Quest’anno” ha concluso la Raia “saremmo in due a batterci per Santa Maria del Pozzo”. A delle nozze che si rispettino però non poteva di certo mancare la parte mondana. Difatti, all’interno del chiostro rinascimentale del convento, subito dopo la cerimonia religiosa ci sarà una cena per raccogliere fondi per il restauro. Questa delle nozze è l’ultima idea del vulcanico Coppola. Dopo l’exploit della riffa per raccogliere fondi utili al restauro del tetto, che ha portato la storia del convento in giro per l’intera penisola, alle vendite ed ai concerti di beneficenza è toccata all’iniziativa “adotta un affresco di Santa Maria del Pozzo”. “Lavoriamo quotidianamente per reperire fondi per il restauro del monumento. Fondi stimati in 3milioni di euro” ha concluso Coppola. In particolar modo ad aver bisogno di urgenti restauri sembrerebbe la piccola chiesa, risalente ad epoche precedenti e realizzata nel 1333 dal re di Napoli Roberto d’Angiò per ricordare il matrimonio della nipote Giovanna I, sua erede, ed Andrea d’Ungheria, figlio del re Carlo Umberto, che si trova sotto il convento.
Gaetano Di Matteo
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