Napoli. La questione Ctp è balzata agli onori della cronaca qualche settimana fa, i lavoratori hanno lamentato il ritardo nel pagamento degli stipendi, accusando la direzione e la Città Metropolitana di inefficienza. Dure critiche a Luigi De Magistris, sindaco della Città Metropolitana di Napoli, sono state mosse anche da Francesco Capasso, consigliere del MoVimento 5 Stelle in Città Metropolitana.
Cosa sta succedendo alla Ctp?
Ciò che sta accadendo alla CTP è paradossale, parliamo di un servizio essenziale per le comunità dato che consente ai pendolari di 72 Comuni di spostarsi a basso impatto ambientale con costi ridotti, che per colpa di una pessima gestione non riesce a garantire un servizio efficiente e puntuale.
Secondo Lei come si è giunti a questa situazione?
La mancanza di programmazione, e una colpevole quanto ingiustificabile superficialità, volendo essere buoni, da parte di chi ricopre ruoli decisionali è alla base di questo fallimento. Da quando mi sono insediato ho sempre chiesto chiarezza e trasparenza sulla CTP, ma nonostante da due anni non vengono depositati bilanci gli unici a preoccuparsi oltre me sembrano essere i revisori dei conti. Assurdo!
Ci sono responsabilità politiche di De Magistris?
Indubbiamente si, l’importanza di politiche volte a sviluppare una mobilità moderna ed efficiente sono sottolineate anche dall’Unione Europea che ha scelto il 2018 come “Anno della multimodalità”. Se la CTP al giorno d’oggi versa in queste condizioni è sicuramente perché non si è data la dovuta importanza ad un servizio fondamentale come il trasporto pubblico.
Cosa bisogna fare per il futuro dei dipendenti e della stessa Ctp?
La strada da percorrere per rilanciare la CTP, non può non passare per tre tappe fondamentali, pagamenti puntuali, sicurezza e programmazione. I dipendenti della CTP devono poter lavorare con la certezza di ricevere dalla Città Metropolitana pagamenti puntuali, allo stesso tempo agli autisti va garantito il diritto di condurre i mezzi in tutta tranquillità perché il loro lavoro merita dignità ed adeguato compenso, ma tutto ciò non sarà possibile senza una sana programmazione del servizio con l’approvazione di un piano industriale serio!
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