Somma Vesuviana. Crisi respiratorie, asma, allergie e molti altri seri problemi per la salute era quello che un gruppo di cittadini aveva segnalato ad un’azienda senza sortire nulla, ma le indagini del Nucleo Carabinieri Forestale di Ottaviano hanno portato al sequestro di una fabbrica in via Micco a Somma Vesuviana.
I militari, che operano nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio, nell’ambito delle attività di contrasto ai reati ambientali avevano appreso che un comitato civico, composto da circa 150 cittadini sommesi lamentavano “forti odori molesti ed insopportabili tali da arrecare un aumento di problemi di crisi respiratorie, attacchi di asma”.
A quel punto, per verificare una probabile fonte di inquinamento con ripercussioni sulla salute pubblica, i carabinieri con l’ausilio di personale ARPAC hanno effettuato giovedí una verifica della probabile fonte inquinante individuata in un noto complesso industriale.
I carabinieri forestali hanno fatto accesso nello stabilimento accertando che l’azienda, leader per la produzione di elementi d’arredo interno per aerei, navi, autoveicoli, autocarri, autobus, non era in possesso di alcun atto autorizzativo ambientale per l’esercizio di tale attività.
L’azienda, con circa 50 dipendenti, che si occupa anche di lavorazioni su acciaio e alluminio e di manifattura in fibra di vetro resina, oltre ad essere sprovvista dell’autorizzazione ambientale per le emissioni in atmosfera, presentava irregolarità nella corretta gestione dei rifiuti, e ed importanti violazioni alla nomativa edilizia ed urbanistica in area vincolata paesaggisticamente.
I militari al fine di interrompere la condizione di inquinamento generata dall’attività produttiva hanno proceduto a porre l’intera struttura in sequestro penale.

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