ACERRA. Costringe il marito a gettarsi dal balcone – dopo aver prima tentato di ucciderlo a coltellate – minacciando di lanciare anche il figlioletto di soli otto mesi. Arrestata 30enne.
Storie di ordinaria follia. Una lite furiosa tra marito e moglie, va avanti per ore poi, al culmine delle minacce, lei tenta di uccidere il coniuge a coltellate. Lo minaccia puntandogli contro un grosso coltello da cucina costringendolo ad uscire fuori sul balcone affinché il marito si lanci di sotto. Un volo nel vuoto di circa sei metri dove per costringerlo non risparmia di usare nanche il loro figlioletto, di soli otto mesi, che fino a quel momento tiene stretto tra le braccia.
“Buttati di sotto altrimenti lancio lui”, grida la donna indicando il neonato in braccio. Lei 30 anni, Edith Igbinosa, nigeriana, è domiciliata ad Acerra, in via Solferino, sarà infine arrestata dai carabinieri per tentato omicidio del marito. L’intervento, per fortuna giunto prima che tutto potesse capitolare e finire in tragedia, dei carabinieri della locale insieme a colleghi dell’aliquota radiomobile di Castello di Cisterna è avvenuto in tarda mattina a seguito di una segnalazione concitata di qualche vicino che ha sentito e visto cosa stesse accadendo all’ultimo piano di una palazzina in via Solferino ed ha allertato il 112. In pochi minuti sono giunti sul posto i militari dell’arma che hanno accertato che la donna al culmine di una violenta lite scoppiata per futili motivi e presa da una furiosa crisi aveva prima tentato di colpire il marito, 31enne, con un grosso coltello da cucina e poi l’aveva costretto ad avvicinarsi alla ringhiera del balcone per lasciarsi cadere nel vuoto da circa 6 metri. All’arrivo dei carabinieri a quel punto la donna ha minacciato di far cadere nel vuoto anche il figlio di 8 mesi che stringeva in braccio ma è stata dissuasa dai militari dell’arma e da un suo connazionale accorso sul posto, che è riuscito, infine, a farsi dare il neonato. Il marito è stato trasportato alla clinica Villa dei Fiori di Acerra dove i medici gli hanno diagnosticato una frattura pluriframmentaria al calcagno sinistro guaribile in 30 giorni. L’arma, il coltello da cucina, è stato sequestrato. La donna, arrestata per tentato omicidio si trova ora al carcere femminile di Pozzuoli.
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