Roma . «E’ necessario un intervento urgente da parte del Governo per contenere i costi eccessivi delle polizze assicurative per i veicoli, ormai insostenibili, e assumere posizioni più dure contro i falsificatori dei contrassegni, in quanto, esporre un tagliando non autentico induce molti automobilisti, in caso di incidente, all’omissione di soccorso».
E’ stata protocollata questa mattina, presso la segreteria del Ministero degli Interni e del Ministero dei Trasporti, l’interrogazione siglata dal Senatore Nello Di Nardo. Una tematica delicata su cui il Senatore già in passato era sceso in campo per tutelare i diritti dei cittadini onesti. Ma, l’incalzare degli ultimi eventi, ha spinto il Senatore Di Nardo a riprendere con forza l’attività parlamentare di contrasto agli illeciti assicurativi.
«Il fenomeno della contraffazione di certificati assicurativi di automobili e ciclomotori è in preoccupante crescita su tutto il territorio nazionale – spiega Nello Di Nardo –, come indicano anche i dati recentemente diffusi dall’Associazione Nazionale Vigili Urbani (Anvu), secondo cui parte rilevante delle autovetture poste sotto sequestro per mancanza della copertura assicurativa obbligatoria, ad una più attenta verifica, presentano in realtà un tagliando assicurativo non autentico».
Recentemente numerosi organi di stampa hanno dato risalto all’asserito aumento degli episodi di conduzione di mezzi a motore in difetto della richiesta copertura assicurativa. Addirittura, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sarebbero risultate circolare senza copertura assicurativa, ovvero con la periodica revisione scaduta, non comuni autoveicoli, bensì tre autoambulanze ed una automedica di proprietà di alcune aziende private locali.
«Ma il problema della copertura assicurativa irregolare dei veicoli – aggiunge il Senatore Di Nardo – fra i quali rientrano anche i casi di falsificazione dei certificati, non solo è locale, ma si pone a livello nazionale, riguardando circa centomila veicoli all’anno, con un incremento oscillante tra l’otto e il dodici per cento. Accanto a falsari di professione, si diffonde l’utilizzo di semplici scanner e stampanti, mentre una quota del mercato del falso proverrebbe anche da paesi esteri in cui sarebbe possibile acquistare prestampati apparentemente identici agli tagliandi assicurativi originali. Un fenomeno in crescita non solo per effetto della crisi economica ma anche per il permanere dei costi elevatissimi delle polizze, che non di rado superano i duemila euro annui per i veicoli e in alcune zone del paese superano lo stesso valore di mercato dei ciclomotori assicurati».
Infine, la richiesta di intervento agli organi competenti. «Il Governo deve agire urgentemente, assicurando il coordinamento delle forze dell’ordine e gli enti locali – conclude il Senatore Di Nardo – al fine di intensificare i controlli anticontraffazione. Inoltre, il Governo deve chiarire quali iniziative intenda assumere nei confronti delle compagnie assicurative sia con riferimento al costo eccessivo delle polizze sia con riferimento al mancato intervento in giudizio contro i falsificatori».
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