Sant’Anastasia. Riuscivano con varie regalie, persino tamponi anticovid, pizze, un capretto, e naturalmente denaro, a “pilotare” l’assegnazione di Ctu nelle varie cause in corso al Giudice di Pace di Sant’Anastasia. Quelle Ctu che sarebbero dovute andare a rotazione e che sono pagate con soldi dello Stato. Sono questi alcuni degli episodi scoperti dalla guardia di Finanza della Compagnia di Casalnuovo, che ha indagato per due anni su quello che accadeva ai piani alti di Palazzo Siano (sede anche del municipio). Le verifiche dei finanzieri i Casalnuovo (diretti dal capitano Giuliano Delle Donne) partite da intuizioni dei militari delle fiamme gialle e su delega della Procura di Nola hanno portato stamattina all’esecuzione di 15 misure cautelari nei confronti di Cancellieri, operatori giudiziari, avvocati, medici ed altri professionisti, indiziati a vario titolo di: corruzione, occultamento di atti pubblici, falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e depistaggio.
“All’esito della articolata attività d’indagine”, spiega in una nota il procuratore (facente funzioni) di Nola Arturo De Stefano, “è emersa una prassi costante e consolidata di gestione illecita degli affari penali presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Anastasia con riferimento, in particolare, all’assegnazione delle consulenze tecniche d’ufficio. Ed invero, cancellieri ed operatori giudiziari erano soliti garantire ‘affidamento incarichi di tu a medici, geometri e periti assicurativi compiacenti, dietro ricompensa di denaro contante e utilità varie, quali visite mediche gratuite e tamponi COVID, buoni carburante, lavori di ristrutturazione, generi alimentari vari; il
tutto accadeva all’interno dell’Ufficio Giudiziario e presso il domicilio degli impiegati indagati. Il sistema così realizzato, impenetrabile ai professionisti non conosciuti dai dipendenti pubblici in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Anastasia, avrebbe consentito ai consulenti infedeli di eseguire prestazioni pagate con denaro pubblico”. I finanzieri hanno accertato i reati commessi dai 15 indagati ascoltando e guardando ciò che accadeva negli uffici grazie, soprattutto ma non soltanto, alle intercettazioni ambientali. Tutto è stato registrato nelle immagini catturate dalle telecamere nascoste dagli inquirenti. E a rivedere quelle immagini se resta basiti dalla tranquillità con cui ogni azione veniva svolta come fosse normale routine.
“Il meccanismo fraudolento”, aggiunge il procuratore De Stefano, ” ricostruito dalle Fiamme Gialle è risultato così disinvolto che in un’occasione sarebbe stata persino documentata l’assegnazione di una consulenza per un incidente stradale ad un geometra privo dei relativi titoli abilitativi.
Il sistema illecito si è esteso anche ad alcuni avvocati legati da rapporti di stretta amicizia con i dipendenti pubblici i quali, dietro erogazione di periodiche utilità, si garantivano libero accesso agli Uffici e, in maniera indisturbata, sottraevano documentazione da fascicoli e, sempre con la compiacenza di cancellieri e operatori giudiziari, ottenevano ‘anticipazione della pubblicazione delle sentenze alterando il normale ordine cronologico”.
Infine, nel medesimo contesto investigativo, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma ha anche accertato l’utilizzo di valori bollati contraffatti da parte di due avvocati,
Nei confronti di tre cancellieri e di tre avvocati è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti del Direttore Amministrativo pro tempore della Cancelleria del Giudice di Pace di Sant’Anastasia (Vincenzo Marino) ed il divieto di dimora nel medesimo Comune per otto professionisti (medici, geometri e periti assicurativi).
Di seguito i nomi dei 15 professionisti coinvolti nell’inchiesta e raggiunti, a vario titolo, dalle misure cautelari.
Altavilla Giovanni di Acerra (operatore giudiziario)
Marino Vincenzo di Marigliano (Direttore Amministrativo Giudice di Pace)
Stefanile Rosanna Carmela residente a Nola (operatore giudiziario in pensione)
Tortora Rosanna Casamarciano
Perna Francesco di San Sebastiano al Vesuvio (fisiatra)
Romano Massimo di Ottaviano (medico/nefrologo)
Coppola Giuseppina di Somma Vesuviana (medico)
Cutolo Michele residente ad Ottaviano (medico)
Tramontano Francesco residente a Marigliano
Cozzolino Andrea residente a Ercolano
Boccia Giovanni residente a San Giuseppe (medico)
Chiricolo Pasquale residente a Cicciano
Demitry Senofonte residente a Somma Vesuviana
Aliperta Mario residente a Somma Vesuviana (avvocato)
Del Prete Mario residente a Volla (avvocato)
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