giovedì 19 Settembre 2024
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Consulenze, laboratori e informazione sulla salute: il programma dello Sportello donna a Castellammare

Castellammare di Stabia . Pari opportunità: ecco il nuovo programma dello Sportello Donna con le attività previste nel progetto “Dà Donnàmica: Castellammare, città amica delle donne”. Orientamento per il lavoro e consulenze legali, laboratori teatrali e informazione sulla salute e la prevenzione, contrasto alla violenza e informazioni sui servizi cittadini: anche quest’anno le attività dedicate alle donne si muoveranno su questi binari, così come dal 2006, con un’offerta che si è andata via via arricchendo rispondendo alle esigenze di quante si sono avvicinate allo sportello donna.

E’ questo il progetto promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità e realizzato dall’Ats che comprende dieci associazioni: Emily Stabiae, Donne di Stabia, Unione Industriali della Provincia di Napoli, FIDAPA, MOICA, ANILS, Achille Basile, DEMOS, Aquilone Azzurro, Marcovaldo, Osservatorio dei minori c/o Tribunale di Torre Annunziata.

Quest’anno l’attenzione è fortemente puntata sull’occupazione femminile e si dota di un nuovo strumento per il contrasto alla violenza e agli abusi su donne e minori con la creazione di un presidio presso il Pronto Soccorso del San Leonardo presso cui si rivolgono le vittime della violenza.

“Favorire l’occupazione femminile e contrastare sempre più efficacemente la violenza- sottolinea Mariella Parmendola assessore alle Pari Opportunità- sono due obiettivi fondamentali del progetto, accanto alla necessaria promozione della cultura di genere per favorire l’affermazione, il rispetto, l’estensione dei diritti delle donne rafforzandole nella messa a fuoco delle soluzioni più idonee ai propri problemi e soprattutto nella acquisizione di consapevolezza delle risorse personali e del genere femminile”.

“Consolidiamo e rafforziamo le esperienze di questi anni- sottolinea Marina Vicinanza, presidente dell’Ats che realizza il progetto- modulando i nostri servizi sulla base delle esigenze emerse dalle stesse donne che si sono rivolteallo Sportello. Lo facciamo valorizzando le diverse sensibilità delle singole associazioni che formano l’Ats e continuando il nostro lavoro soprattutto nelle zone periferiche della città. In particolare nel centro antico l’attività a favore delle donne acquista un significato importante per la riaffermazione dei diritti di tutta la cittadinanza. Sul tema dell’occupazione, accanto all’orientamento, continueremo la ricerca sull’occupabilità femminile in città che ha già visto una prima mappatura del territorio e delle sue risorse produttive”.

Le attività dello Sportello Donna continuano nei 4 punti aperti in città: nel centro antico in via Santa Caterina in un appartamento confiscato alla camorra; al centro in piazza Matteotti presso il Centro per la Famiglia, in via Napoli e via Cicerone presso le scuole. Questi quattro punti hanno svolto e continuano a svolgere attività di Front Office con ascolto attivo e analisi della domanda; orientamento ai servizi del territori; orientamento al lavoro; informazioni sul tema della salute; informazioni legali; informazioni sulle prassi del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente; informazioni sul micro credito e sulle finanze agevolate; consulenza e supporto ai progetti di auto impresa.

La scelta di aprire punti nelle periferie si rivelata premiante nell’avvicinare le donne che vivono nei quartieri più lontani dal centro. Sono 118 le donne che, nello scorso semestre, si sono iscritte alla banca dati dello sportello e hanno usufruito dei servizi, ma molte altre si sono avvicinate per chiedere consulenze e orientamento ma hanno preferito evitare la registrazione dei loro dati.

L’ età media è di circa 41 anni, con un range che varia dai 16 ai 70 anni. L’utente dello Sportello di solito è sposata e casalinga, anche se molte sono single e hanno un lavoro, per quanto precario. Inoltre ha meno di tre figli e possiede il diploma di scuola media superiore.
La maggioranza delle partecipanti è stabiese, residenti soprattutto nel centro, nel centro antico e circoscrizione San Marco e a via Napoli lì dove sono aperti i punti ascolto. Un buon 25% è rappresentato dalle abitanti dei comuni limitrofi, in particolare il comune di Gragnano.

Sono relativamente poche le donne che arrivate per uno specifico problema rimangono ancorate al singolo tema, il più delle volte durante il colloquio emerge il bisogno di informazioni alle diverse tematiche gestite dallo sportello

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