Coerenza, problemi da affrontare, rispetto degli elettori, concetti che il consigliere comunale Mario Gifuni ripete da mesi come un mantra. Quelli che sembrano utopie irrealizzabili sono concretezza per l’esponente de la Destra che ha annunciato che la sezione anastasiana “congelerà” il simbolo e, non solo, che se il sindaco Carmine Esposito aprirà la giunta ad un esponente del Psi lui è pronto a dimettersi. Decisioni importanti che sono state affrontate nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta l’altra sera nel comitato elettorale. Dichiarazioni forti alla luce dell’ottimo risultato che il partito di Storace ha raggiunto in città, il 6,5% al fronte dell0 0,7% nazionale. “Ci siamo isolati dal partito per diversi motivi”, ha esordito il segretario della sezione Mario Abete, “dai vertici provinciali e regionali non abbiamo ottenuto il sostegno necessario, al contrario noi ci siamo impegnati intensamente. Ora creeremo un nuovo movimento ‘Patto per Sant’Anastasia’ ed il direttivo sarà formato da tanti giovani. Abbiamo tanti progetti da realizzare, vogliamo puntare al Parco come sviluppo economico e su proposta dell’avvocato Rosaria Fornaro a creare un città uno sportello antiracket per agevolare gli imprenditori e i cittadini che si sentissero vessati”. Gifuni e la Fornaro erano candidati alle Politiche, il primo al Senato e la seconda alla Camera, ed hanno ottenuto percentuali ragguardevoli. Eppure i dirigenti del partito hanno ignorato l’impegno della sezione anastasiana. “Dopo il voto nessuno ci ha contattato”, racconta con delusione Gifuni, “dimostrando scarsa considerazione di noi. Se tutti avessero ben operato nel loro territorio come noi abbiamo fatto a Sant’Anastasia la Destra non avrebbe preso percentuali così basse. Il consigliere regionale, Carlo Aveta, non ha fatto nessuna battaglia utile, interessandosi soltanto a questioni inerenti la caccia. Ecco i risultati”.
Ma il tema caldo in città ora resta quello della nomina del nuovo esecutivo. E su un punto almeno Gfuni è stato chiaro: “Non accetteremo la presenza in giunta di persone che non hanno partecipato alla campagna elettorale del 2010. Non avanzeremo nessuna pretesa, abbiamo dimostrato che a noi ci stanno a cuore i problemi della gente. Quello che posso dire fin d’ora è che se Carmine Capuano (Psi, ndr) o qualcuno a lui riconducibile dovesse essere nominato assessore mi dimetterò per cominciare dal consiglio comunale una battaglia di moralizzazione della vita politica della città”.
Gabriella Bellini
nella foto mario gifuni e mario abete
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