NAPOLI – Un albero cresciuto sul tetto di una cappella cimiteriale. Anzi, più di uno. C’è anche questo tra degrado, sporcizia e vialoni abbandonati in una situazione diincuria selvaggia che caratterizza il cimitero di Poggioreale e che denuncia, foto alla mano, l’Associazione Incaricati Confraternite Cimiteri di Napoli.
Erbacce, scarti di lavorazioni edili, laterizi, plastiche e rifiuti, cassonetti di fronte agli ingressi delle cappelle: il tutto documentato certosinamente dai membri dell’Associazione in appena 48 ore, tra domenica e lunedì, quando l’afflusso al cimitero espone a “tale scempio”, come lo definisce il presidente dell’Associazione Rosario De Rosa, i visitatori.
“Avevamo delle aspettative dalla nuova amministrazione comunale, purtroppo clamorosamente disattese”, spiega De Rosa. Che aggiunge: “Il Comune come al solito dimostra di voler solo di fare cassa sui cimiteri, ma di contro non offre niente. Acqua, giardinaggio, bagni, trasporti, pulizia e decoro sono ormai un lontano ricordo di tempi che furono. Intanto gli utenti e gli operatori continuano a pagare tasse per servizi che non hanno. E la manutenzione, che dovrebbe essere la grande attenzionata dopo i ripetuti crolli, è lontana anni luce da standard minimi che prevedono, ad esempio, il fatto che non dovrebbero in alcun modo crescere alberi sui tetti. Alberi. Immaginate il rischio per l’incolumità dei visitatori, altro che servizi minimi! Siamo davvero basiti”.
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