venerdì 20 Settembre 2024
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Cicciano. Molti dubbi ed una sola certezza: si candida l’ex assessore Galasso

DA METROPOLIS DEL 13 APRILE

Dopo nove mesi di gestione commissariale, il Comune di Cicciano si prepara al voto. Una competizione elettorale che si annuncia ricca di sorprese e colpi di scena con all’orizzonte almeno tre candidati a sindaco. Unica certezza in un clima pieno di ombre e nubi, il nome di Francesco Antonio Galasso (nella foto già presidente del consiglio comunale e assessore nella precedente Amministrazione), leader della lista “Partecipando Cicciano”. Un nome sicuro da diverse settimane in realtà in una lista che si presenta piuttosto variegata e competitiva. E se Galasso è in piena campagna elettorale con il coinvolgimento anche di associazioni e circoli culturali cittadini con i quali quale giorno fa ha avuto un incontro per annunciare le linee guida del suo programma elettorale, dall’altra parte tutto tace. Un silenzio piuttosto “rumoroso” comunque che lascia trasparire non poche incertezze e difficoltà. L’attesa del resto è sul fronte dell’ex maggioranza guidata dall’ex sindaco Giuseppe Caccavale. Quest’ultimo infatti, non più ricandidabile avendo ricoperto già due mandati, punterebbe su un nome che possa affascinare tutti. Una scelta non semplice soprattutto se si considera che l’ex fascia tricolore di Cicciano lo scorso 22 luglio fu mandato a casa a seguito delle dimissioni contestuali di nove consiglieri di cui 5 di maggioranza e sei di opposizione. Tra i primi a firmare le dimissioni quel giorno, alle 8:47 in punto, anche Francesco Antonio Galasso, ora in pole position alla poltrona di primo cittadino, nello schieramento opposto a quello di Caccavale. Un clima infuocato quindi che potrebbe cambiare di ora in ora. E i continui incontri di questi giorni anche sino a tarda notte ne sono una chiara ed evidente testimonianza. Tutto è possibile quindi. Lo scenario è ancora aperto e c’è chi scommette che anche l’eventuale nome appoggiato da Caccavale possa stupire. Due sino a questo momento i nomi emersi sui quali però non si troverebbe l’accordo: Giovanni Alfano ed Angelo Arvonio. Per adesso però sono solo voci che si rincorrono. Anche perché, come si ricorderà, Giovanni Alfano il 22 luglio scorso fu tra i sei consiglieri di opposizione che rassegnarono le dimissioni contribuendo allo scioglimento dell’amministrazione Caccavale. E se nove mesi fa lo mandò a casa, chissà che oggi Alfano lo riporti a galla.

Autilia Napolitano

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