Cercola – Se il Partito Democratico appoggiasse la coalizione di sinistra di Vincenzo Fiengo si avvrebbe una maggioranza blindata di oltre il 59%.
Novemila votanti, il 62 % degli elettori è andato a votare e la lista che prende maggiore consenso a Cercola è “#avanti insieme”, lista civica nella coalizione a sostegno di Fiengo che sfiora il 49% dei voti.
Il 24 Giugno i cittadini di Cercola saranno chiamati nuovamente alle urne, si sfideranno Vincenzo Fiengo e Giorgio Esposito, quest’ultimo appoggiato da due liste civiche e Forza Italia.
Certo che la sinistra dimostrerebbe tutte le sue debolezze qualora dovesse vincere questa tornata elettorale Giorgio Esposito.
Le spaccature, le correnti, le discussioni, i fraintendimenti tipici dei democratici e di chi si sente sempre più a “sinistra” del “compagno”. Un mondo che ha dimostrato ampiamente tutte le sue debolezze alle scorse elezioni politiche del 4 Marzo, in cui i democratici hanno raggiunto il minimo storico, permettendo il governo, a detta loro, del populismo.
Certo che qualcuno potrebbe iniziare a parlare di ipocrisia di sinistra, di quei “compagni di lotta” che alla fine si fanno la guerra tra di loro. Le battaglie per il lavoro ed i lavoratori, per la dignità, per la pari opportunità, per la povertà ed il sostegno alla famiglia, per la giustizia, lasciano il campo ai battibecchi di chi non riesce ad unire, incapace di stilare un accordo programmatico, tra “compagni”, per regalare a Cercola un’anima di sinistra.
Senz’altro in campagna elettorale abbiamo assistito al “tutti contro tutti”, ma ora cosa si fa?
Questo si chiedono i cercolesi, senza sapere che la situazione politica potrebbe da un momento all’altro raggiungere uno stallo in cui “perderebbero tutti”, soprattutto i cittadini.
A livello nazionale, la frammentazione della sinistra ha generato l’attuale nemico della sinistra stessa: quello che loro chiamano il “governo del populismo”. La stessa cosa potrebbe accadere a Cercola, e la responsabilità politica avrebbe due nomi e due cognomi: Vincenzo Fiengo ed Antonio Tammaro.
Certamente le critiche costruttive espresse in campagna elettorale tra queste “anime di sinistra” dovrebbero essere la base di partenza di un tavolo in cui la “sinistra dovrebbe ascoltare la sinistra”, ovviamente questo solo a patto che il “reale” avversario sia la destra.
Se si andasse subito nuovamente al voto, idea non scongiurabile del tutto, come potrebbe un “leader di sinistra” presentarsi alle prossime elezioni amministrative di Cercola con un simbolo di “sinistra” dopo aver combattuto la “sinistra stessa”. Come si potrebbe “alzare il pugno” agli elettori sapendo di aver avuto la possibilità di regalare un governo di sinistra alla città, e di non averlo fatto?
“Il passato non è solo ciò che è successo ma anche ciò che avrebbe potuto succedere ma non è avvenuto” ha detto Sarah Ban Breathnach.
La sinistra a Cercola è dinanzi ad un bivio : scomparire come è successo a livello nazionale oppure dare un esempio importante alla politica italiana (di sinistra).
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