In casa aveva i soldi della pensione appena 400 euro, eppure di quella già misera cifra ne mancano soltanto 100. Questo il bottino che avrebbe portato via l’assalitore di Rosa Santaniello, la donna di 89 anni dall’altra mattina ricoverata in coma all’ospedale “San Giovanni Bosco” di Napoli. Lì zì Rusinella, come la conoscevano tutti in via Ottaviano Augusto a Nola, dove abita, è ricoverata nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni restano gravi anche se stabili. I medici che la stanno seguendo, considerata la sua età, hanno preferito non intervenire chirurgicamente. Con le Tac effettuate si è scoperto che nel cranio dell’anziana ci sono diversi focolai emorragici. Un colpo inferto dietro la nuca, forse dal un corpo contundente, forse l’esito di una rovinosa caduta a causa di un litigio, hanno portato la donna a perdere conoscenza. Così l’ha ritrovata una commerciante mercoledì mattina nell’abitazione al piano terra in cui vive sola da quando è rimasta vedova. Continuano da allora e senza sosta le indagini dei carabinieri della Compagnia di Nola e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. A stretto contatto sempre con i Ris per verificare gli esiti dei rilievi effettuati nell’appartamento. Intanto, le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona ed in particolare della lavanderia dove era stata l’anziana poco prima di essere aggredita sono state inviate a tutte le caserme dei carabinieri per provare a risalire all’identità del finto tecnico che si era presentato a lei per fare dei rilievi al contatore di casa. L’ipotesi più accreditata, anche se non si esclude ancora che la donna possa aver avuto un malore, è che l’uomo abbia tentato una truffa scoperto dalla signora Rosa avrebbe perso la testa e nella colluttazione l’abbia spinta a terra facendole battere violentemente il capo. Sulla vicenda il sindaco Geremia Biancardi. “Confidiamo nel lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine”, dice, “Come Amministrazione faremo tutto quello che è in nostro potere per garantire l’ordine pubblico. Quando è avvenuto ci costerna ed addolora siamo certi che presto si arrivi al responsabile di questo odioso delitto”. A chiedere maggiore sicurezza anche la Cgil nolana. “I gravissimi episodi di criminalità”, spiega in una nota il responsabile dell’area nolana Salvatore Velardi, “registrati nell’Area Nolana ed, in particolare, quello perpetrato ai danni della anziana signora Rosa Santaniello, hanno prodotto una positiva, forte e ferma reazione di tutti i cittadini, che chiedono, a gran voce, misure più idonee a garantire la tranquilla vita di una comunità, da sempre laboriosa ed impegnata. Alla signora Rosa ed a tutte le altre vittime va, naturalmente, la più convinta solidarietà di ognuno di noi. Il fenomeno, cresciuto nel tempo, è tutto da esaminare e da analizzare. Esso si somma, in modo preoccupante, a quello della lotta tra i diversi clan camorristici che, proprio in queste settimane, sembrano aver avviato una guerra senza confini in tutta l’area nolana per l’affermazione della loro supremazia ai danni di commercianti, di imprenditori e di esercenti.
Sembra di assistere ad una nuova strategia per la conquista del controllo del territorio, conseguente alla rottura di equilibri storici e consolidati. La situazione appare esplosiva e ogni attenta, puntuale e positiva azione delle forze dell’ordine rischia di essere compromessa e resa vana. Non bisogna sottovalutare quanto sta accadendo e non vanno sottovalutati i segnali che da mesi vengono indirizzati su più versanti: se dovessimo ricostruire la cronaca giornalistica dell’ultimo anno ci accorgeremmo di essere davanti ad una preoccupante escalation criminale di ogni tipo”. Episodi che spingono ad una richiesta forte e decisa. “Crediamo”, aggiunge Velardi, “che il sindaco Biancardi ed il presidente del Tavolo dei sindaci, Andrea Manzi, abbiano il diritto ed il dovere di chiedere al Prefetto la convocazione del Tavolo per la sicurezza e per l’ordine pubblico. Forze oscure (ma forse non tanto oscure) stanno cercando di mettere le mani su un territorio estremamente appetitoso. L’unico territorio che, con quello giuglianese, dispone ancora di grandi spazi, che possono favorire operazioni speculative colossali di ogni genere.Solo apparentemente il fenomeno della criminalità comune di queste ultime settimane non trova punti di contatto con quella organizzata e camorrista. Quando si tratta di casi sporadici ed isolati diventa azzardato avanzare ipotesi del genere, ma quando l’aggressione criminale assume caratteri continui nel tempo e sostanzialmente feroci e socialmente destabilizzanti nelle sue modalità, allora l’allarme non deve essere sottovalutato.
DA METROPOLIS DEL 16 MARZO
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