SOMMA VESUVIANA. Capita che una critica fatta sul web coinvolga la piazza e diventi polemica. Capita che un profilo “Forza Italia Somma Vesuviana” gestito da alcuni iscritti e simpatizzanti di Forza Italia (alcuni ipotizzano anche da qualche consigliere comunale) decida di scrivere in uno dei gruppi più frequentati dai cittadini di Somma Vesuviana un’aspra critica nei confronti del vicesindaco Gaetano Di Matteo. Il profilo “azzurro” ricorda a Di Matteo il suo passato, che risale ad appena un anno fa, di giornalista.
A quando criticava la passata amministrazione di centrodestra (di cui Fi faceva parte) per gli aumenti della Tares sostenendo con forza le lamentale dei cittadini e rammenta che oggi i cittadini protestano allo stesso modo, ma che Di Matteo che adesso si occupa proprio di Tributi non replica. Ricordano al giornalista, oggi numero due della giunta di Pasquale Piccolo, di quando sul suo blog “Il Blog dell’Ulisse” accusava di incoerenza uno dei suoi alleati di oggi, l’ex assessore oggi consigliere Lello D’Avino. Insomma ripescano i vecchi post (oggi molto scomodi per Di Matteo) per chiedergli della sua di coerenza. Parole certo rancorose e non piacevoli da leggere, ma questa è la politica e chi decide di ricoprire un ruolo pubblico deve accettarlo. Eppure accade che improvvisamente, dopo mesi che il profilo di Forza Italia scriveva nel gruppo, l’amministratore decide di cancellare l’account impedendogli di continuare a scrivere. Quello che fa rabbrividire è la motivazione.
“Gentile account”, scrive l’amministratore a Forza Italia, “mi scrivono continuamente dall’entourage dell’avv. Piccolo, Sindaco di Somma Vesuviana, per lamentarsi dei suoi attacchi “ad personam” a Gaetano Di Matteo. Per carità, io non sono né giurista né un giudice e non riesco a valutare dove finisca la libera critica politica ed inizi la calunnia personale. Le dico solamente di fare attenzione e magari di limitarsi a critiche di carattere amministrativo, tralasciando gli aspetti personali della questione. Il gruppo da me amministrato sta diventando una platea importante per il paese: cerchiamo di usarlo con discernimento e cautela. Ognuno di noi in coscienza sa dove può arrivare, senza offendere l’onorabilità altrui. Sicuro della sua comprensione, la saluto cordialmente”. A far scatenare la polemica e l’accusa di censura preventiva da parte dell’amministrazione comunale il passaggio sull’entourage del sindaco. Tanto che uno dei consiglieri comunali più in vista della maggioranza, Vincenzo Piscitelli, dell’Aurora ha deciso di esprimersi a riguardo e rivolgendosi direttamente all’amministratore del gruppo scrive: “Nel complimentarmi ancora una volta per la lungimiranza che ha avuto nel dare a noi Sommesi e non, la possibilità di confrontarsi su codesta pagina da Lei amministrata, mi corre l obbligo puntualizzare alcuni aspetti:
1) è notorio il fatto che io ho da sempre ” combattuto” la presenza di fake, chiedendo ai tanti incontrati di ” metterci la faccia” e tra questi annovero anche sigle o bandiere di partito;
2) è vero, come dice un post di tale Forza Forza Italia Somma Vesuviana, che Lei lo avrebbe cancellato da questa pagina poichè chiestole dall Entourage del Sindaco di Somma Vesuviana? E se dovesse essere vero la prego, siccome io mi ritengo parte integrante di questo Entourage di fare nome e cognome di chi lo ha chiesto, nel rispetto di tutti quanti amiamo confrontarci sulla sua pagina, poiché, così facendo, Lei, senza accorgersene, crea un altro fake, tale Entourage!!!!!
3) tenga presente che tale fake forza Italia avversa la mia parte politica in consiglio comunale e quindi dovrei compiacermi con Lei ma, non lo sono affatto!!!! Chi teme il confronto, le critiche, le osservazioni avverse, non è in grado di ricoprire cariche pubbliche, sarebbe troppo vulnerabile!!!!! E poi, La democrazia di pensiero e di opinione deve valere sempre, e chi Le parla ha penato tanto, direttamente e indirettamente, sulla sua pelle, per tale libertà, che ho subito e opposto, ma mai tentato o chiesto, pur avendone le possibilità, di censurare. Lei sa bene, poiché sapendolo non ha provveduto già a suo tempo alla cancellazione, chi c è dietro quel fake, e non può cancellarlo, proprio Lei, che tanto ha permesso nei riguardi di altri, credendo come me nella democrazia. Non può passare il messaggio che qualche ” potente di turno” lo ha chiesto e Lei ha ” obbedito”, la conoscono tutti, è stato un educatore (non so se lo è ancora) e non è persona di tale pochezza morale.
Le chiedo di soffermarsi su ciò che ho detto e chiesto a Lei, sicuro, conoscendola, che saprà dare, come sempre, egual giustizia a tutti”.
Ecco, Piscitelli ha colto nel segno. Quello che non può passare è che esista un potente di turno tanto potente da decidere cosa si possa scrivere o cosa no. La libertà di espressione, nei limiti dell’offesa di cui comunque si risponde in tribunale per diffamazione, deve essere garantita. Era una delle battaglie che Di Matteo da giornalista ha sempre sostenuto, siamo certi che anche questa volta concorderà, come vicesindaco può essere criticato e attaccato se poi sente lesa la sua onorabilità denuncerà i responsabili e la magistratura farà la sua parte, ma la censura non si adegua al ricordo che si ha di lui da giornalista.
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