giovedì 19 Settembre 2024
HomeAttualitàCava Sari, i sindaco: "Invieremo i dati in Procura"

Cava Sari, i sindaco: “Invieremo i dati in Procura”

Contestati ma fiduciosi, silenti ma pronti a combattere con i loro concittadini per difendere ancora una volta il loro ambiente, la loro salute. Queste le reazioni dei sindaci che ieri mattina hanno partecipato alla conferenza presso il Castello Mediceo di Ottaviano, sede dell’Ente Parco, dove i tecnici dell’Arpac hanno reso pubblici i risultati degli analisi effettuati sulla falda acquifera del territorio e risultata inquinata. E in un contesto fatto di rabbia,delusione dove i rappresentanti dei comitati civici, le mamme vulcaniche e cittadini hanno protestato urlando contro i sindaci che in prima fila hanno subito in silenzio seppur chiedendo di non essere cosi precipitosi, viceversa fidarsi. Ma la fiducia sembra mancare verso quelle fasce tricolori . “Avevo già comunicato prima che sarei stato ancora una volta vicino ai miei cittadini – ha affermato il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella – e trasmetterò il tutto alla Procura della Repubblica, per un opportuna informativa. Continuerò a fare tutto ciò che è in mio potere come ho sempre fatto”. Sulla stessa linea viaggiano le dichiarazioni del sindaco invece di Terzigno che finisce ancora una volta per essere la valvola di sfogo dei presenti ed essere ancora una volta il più contestato, ma lui ribatte “io mi impegno, e scriverò alla Regione, alla Magistratura, alla Provincia a chiunque può ed deve aiutarci a risolvere questo problema”. Attimi di contestazione e poi esplode in un diverbio con un cittadino presente “i cittadini sanno solo accusare, mi minacciano, lo hanno fatto fuori casa mia, non capiscono che io mi sto impegnando e sono al loro fianco”. “I cittadini sembrano aver dimenticato – incalza Langella – che abbiamo chiesto noi all’Arpac la presenza dei tecnici” ed ora sono quei risultati a far tremare il vesuviano. La presenza di metalli pesanti nei pozzi spia dove sono stati condotti i rilievi lancia un campanello d’allarme forte che mette in serio pericolo la salute dei residenti . A rispondere alla richiesta di dimissioni arrivata durante la contestazione è stata invece il sindaco di Boscotrecase Agnese Borrelli “Dimetterci? Potrebbe essere una soluzione ma noi ora dobbiamo impegnarci ancora di più, e il nostro ruolo da sindaco può essere ora ancora più importante, non dimentichiamo che siamo noi a controllare e avere i requisiti per chiedere determinati interventi” alla domanda se parteciperà ai blocchi risponde “non ho mai vietato ai miei cittadini di protestare e fermare i camion, né li ho mai incitati a farlo ma sono un cittadino anche io e ora è tempo di chiedere ancora maggiori garanzie ed interventi”: Ma nel frattempo dall’esterno del Castello le contestazioni si fanno ancora più dure ed incisive. Perché avete firmato un accordo prima che arrivassero le analisi dell’Arpac? Qualche sindaco esita ma poi la Borrelli risponde “era l’unica cosa da fare”. Ma la presenza di fluoruri, manganesio, nichel e zinco leggermente oltre le soglie indicate dalla legge è una verità insindacabile. Cadmio, pbc e benzopirene nella norma restano l’unico dato effettivo che aldilà delle contestazioni, delle polemiche inducono ad una riflessione che rappresenta un rischio immediato per la salute pubblica. In ogni caso i risultati ufficiali, circa 25 pagine di dati e relazioni, saranno resi noti nel corso della conferenza stampa al Castello Mediceo di Ottaviano, nella sede del Parco Nazionale del Vesuvio parlano chiaro: il pericolo c’è.

Giovanna Salvati

Sostieni la Provinciaonline

Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.

Articoli recenti

Rubriche