NAPOLI E PROVINCIA. Abbiamo chiesto il parere al pediatra Marco Maglione sui casi di Ossiuriasi, parassiti intestinali, che in questi giorni stanno preoccupando le mamme del napoletano.
Preoccupazione tra le mamme delle scuole dell’Infanzia tra Napoli e provincia per casi di Ossiuriasi, i parassiti intestinali comunemente conosciuti come “ossiuri”. Sembrerebbe, infatti, che negli ultimi mesi ci siano stati bambini contagiati dai “vermi intestinali” sia nel capoluogo campano (come riportato da Il Mattino e Fanpage) che nelle zone di provincia. L’ Ossiuriasi è una patologia che può essere curata tranquillamente dal medico di base, come ci viene spiegato dal pediatra Marco Maglione, del Pronto soccorso dell’ospedale Santobono. Di seguito l’intervista.
1)Le risulta che ci siano casi di Ossiuriasi in aumento?
Non ho percepito un particolare aumento dei casi. E’ una patologia che non ha una stagionalità particolare, ed è molto frequente in alcune fasce d’età dei bambini della scuola dell’Infanzia. Il problema dell’ossiuri, però, è quello della grande infettività, specialmente se non viene trattata e non vengono adottate misure igieniche necessarie.
2) Quali sono i luoghi dove avviene il contagio?
La patologia colpisce una specifica fascia d’età, quindi bambini dai 2/3 anni che iniziano a frequentare il nido o la scuola dell’Infanzia. Loro sono la fonte dell’infezione anche nell’adulto, perchè facilmente viene trasmessa ai genitori e ai fratellini. Non esiste un’ area geografica più colpita di un’altra per motivi particolari.
3) Quali sono gli esami diagnostici da eseguire per verificare la presenza dei parassiti?
L’Ossiuriasi è una patologia abbastanza semplice da diagnosticare. Bisogna fare un’attenta anamnesi. I sintomi più frequenti sono: prurito anale (notturno), meteorismo (gas intestinale), mal di pancia e feci molli. In caso di Ossiuriasi sospetta la diagnosi può essere fatta anche ispezionando la zona perianale per alcuni secondi, perchè in alcuni casi, è possibile vedere l’ossiuri, specialmente nelle prime ore del mattino. In assenza di un riscontro diretto, si può suggerire alla mamma di far evacuare il bambino in un vasino e di lasciare le feci per alcuni minuti e riosservarle successivamente. Gli ossiuri se presenti, possono essere visibili e hanno la forma di “virgole bianche”. In ultima analisi, si effettua lo scotch test (acquistabile in farmacia), molto semplice e può applicarlo anche la mamma a casa per poi portarlo, nella fase succesiva, in ambulatorio. In caso di Ossiuriasi sarà possibile al microscopio visualizzare i vermi o le uova.
4) La cura da adottare nel caso di contagio?
Ci sono dei farmaci antielmintici, ben tollerabili. Il trattamento deve essere esteso dal bambino affetto a tutta la famiglia convivente. Bisogna evitare la reinfezione che è molto facile, anche con una serie di norme igieniche.
5) Che tipo di prevenzione bisogna adottare?
Bisogna tagliare le unghie molto corte, lavare accuratamente le mani prima dei pasti, limitare il grattamento anale. Si consigliano slip e pigiami un po’ più stretti ed eventualmente delle pomate che possono lenire il prurito. Essenziale il lavaggio della biancheria intima e di asciugamani ad elevate temperature, poichè il lavaggio normale non uccide il parassita. Ovviamente una buona igiene della casa e quindi dei servizi igienici.
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