sabato 22 Marzo 2025
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Caserta: “Minacciato e offeso dal sindaco in Consiglio, basta” VIDEO

Sant’Anastasia. Sui social un video del consiglio comunale di Sant’Anastasia dove i toni usati sono molto fuori luogo. Tanto che la presidente del consiglio Rosaria Fornaro più volte propone di sospenderea seduta.
Un acceso diverbio tra il consigliere comunale di Opposizione Mariano Caserta e il sindaco Carmine Esposito.
A spiegare quel video e i toni usati è Caserta che in un post scrive:

“Ho preferito far passare qualche ora per non replicare “a caldo”.

L’ennesimo episodio sconcertante, inquietante, accaduto in consiglio comunale e ascrivibile solo ad un singolo soggetto; quel comportamento rappresenta e qualifica solo lui. Il sindaco. Nemmeno i suoi consiglieri, nemmeno i suoi assessori, nemmeno i suoi elettori. Non a caso, leggo in giro post di esponenti di maggioranza che cercano di spostare il dibattito sui contenuti proprio per “coprire” l’ennesimo atto intimidatorio e offensivo del primo cittadino assunto davanti a tutti e nell’istituzione cittadina.

Il problema non è la diversità di vedute su fatti determinati e di pubblico interesse. Si chiama democrazia, confronto. Ho sollevato, come mio dovere, un problema legato alle politiche sociali su disservizi che mi sono stati segnalati da cittadini di Sant’Anastasia. L’assessore ha risposto nel merito difendendo l’ operato dell’amministrazione, com’è naturale che sia. Un dibattito civile, rispettoso. Badate bene, in discussione non c’è il merito, ognuno è libero di farsi un’opinione sui fatti e sulle diverse posizioni espresse. Quello che non è ammissibile è l’intervento del sindaco che ogni qualvolta si trova in difficoltà sui temi, sugli sprechi e sulla questione legale, passa all’offesa, alla minaccia, all’aggressione verbale, alla violenza verbale, offendendo persone e familiari. Gettando fango a tutto campo. Obbligando la politica a sguazzare nella melma. Questa, ripeto, è un a regola che vale per altri ambienti che non saranno mai i benvenuti sul nostro territorio. Né apprezzati, né emulati.

Ho messo e continueremo a mettere in campo tutte le azioni che il caso richiede, continuando a denunciare questa distorsione continua e sistematica agli organismi sovracomunali. Quello che, però, mi stupisce è la mancanza di una presa di posizione collettiva e complessiva di tutta la classe dirigente locale.

Come possiamo coinvolgere le persone perbene se poi dimostriamo che una persona perbene che si vuole candidare, appena scende in campo deve accettare di essere infangata e aggredita da chi non ha nemmeno i titoli per parlare di legalità? Come può decidere di impegnarsi in politica una persona perbene di Sant’Anastasia se deve accettare che un condannato vuole assumere il ruolo dell’icona della moralità e far passare la persona perbene come delinquente? Come può una persona perbene accettare una candidatura con la consapevolezza di dover subire intimidazioni e aggressioni verbali pubbliche da soggetti con storie almeno discutibili? Regole distorte, perverse, che nessuna persona perbene può e potrà mai accettare. Quindi, non ci lamentiamo se con queste regole le persone perbene decidono di stare a casa, di non dedicarsi al governo della città e, magari, di evitare persino di recarsi alle urne. Basta ipocrisia. Basta complicità. Non siete ciò che dite, siete ciò che fate”.

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