Casalnuovo. Un consiglio comunale, quello che si è tenuto il 28 marzo, che definire “infuocato” sarebbe poco. Non poteva essere altrimenti vista l’attenzione dei vari gruppi politici su un punto in particolare, il DUP (documento unico di programmazione).
Da poco sono stati pubblicati il “resoconto stenografico” e l’audio del consiglio comunale del 28 marzo scorso sul sito ufficiale del Comune di Casalnuovo di Napoli, ed è impossibile non notare il nervosismo che trapela da alcune frasi del primo cittadino.
“Facimm e democratici, facimm chest, ragioniamo questo e poi guardate che atteggiamento riceviamo…” afferma il sindaco stizzito dopo la sospensione del consiglio comunale che ha rischiato di essere rinviato per mancanza di numero legale grazie “all’attività politica” di contrasto delle forze di opposizione che si sono assentate dall’assemblea dopo aver espresso parere negativo al bilancio.
“Troppa democrazia”, afferma un consigliere comunale di maggioranza ed il sindaco continua : “In conclusione del ragionamento, le mozioni le bocciamo tutte quante, il promotore non è presente. Jamm annanz che vot e so decadute”
Parole gravissime sul piano politico quelle pronunciate dal sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia che conclude: “Le mozioni sono decadute perché i firmatari non sono presenti, quindi questa è la linea, nun voglio sapè nient, nun se meritan nient”
Superato il primo punto all’ordine del giorno riguardante l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti si passa all’atteso secondo punto : “approvazione DUP definitivo 2018/2020 ed approvazione bilancio di previsione 2018-2020 e relativi allegati.”
Quello che scongiurava l’amministrazione Pelliccia si realizza. Il bilancio viene sonoramente bocciato dalle forze di opposizione, unica eccezione il consigliere Antonio Giuliano che lo vota, rompe con il suo gruppo politico di appartenenza e passa tra le file della maggioranza. Grazie al “senso del dovere e delle istituzioni” della consigliera Marcianò e del consigliere Giuliano l’Amministrazione Pelliccia porta a casa il risultato: “Il consiglio approva”.
Probabilmente non viene digerito l’ostruzionismo delle forze politiche di minoranza.
Le forze di opposizione avevano presentato tre mozioni, due del MoVimento 5 Stelle ed una del PD: “vuoto a rendere, modifica del regolamento dell’osservatorio ambientale ed istituzione garante dei diritti per le persone con disabilità”.
“Tutti contrari, all’unanimità dei presenti”: il consiglio non approva. Tutte le mozioni sono state bocciate mentre i consiglieri di minoranza erano assenti in risposta ad un bilancio ritenuto “invotabile”.
“Il firmatario risulta assente. Non credo che ci possa essere discussione. Invito alla votazione negativa di questo punto all’ordine del giorno” afferma l’assessore Caliendo in merito alla prima mozione che viene poi bocciata. “Non c’è discussione. Invito i consiglieri a votare negativamente la mozione”, continua Caliendo in relazione alla seconda mozione presentata.
“Anche in questa circostanza non ci sono i presupposti per un dibattito politico. Pertanto, propongo di non approvare la mozione proposta” conclude l’assessore Coscia per la terza ed ultima mozione.
Eppure non pare che nel regolamento comunale di Casalnuovo, in merito alle mozioni, si disciplini il procedimento da adottare in caso di assenza dei firmatari della proposta di delibera. Diverso sarebbe stato in caso di interrogazioni o di interpellanze in cui lo stesso regolamento impone, in caso di assenza di colui che pone in essere l’atto, la dichiarazione del presidente di decadenza dell’interpellanza o dell’interrogazione.
Si potrebbe dire che si è voluti seguire il procedimento previsto per interrogazioni ed interpellanze, sancendo la decadenza, anche per le mozioni presentate, ma pare non sia propriamente cosi.
Qual è la differenza tra decadenza e “mancata approvazione” di una proposta di delibera? Si poteva rinviare al prossimo consiglio la discussione delle mozioni in modo da permettere il naturale dibattito politico in relazione alle tematiche delicate che “non sono state approvate dal consiglio”?
Non ha voluto sentire ragioni il primo cittadino che ha “dettato la linea”, apparentemente accecato da chissà quale mancanza, senza considerare che l’opposizione, quella sera, ha fatto semplicemente l’opposizione.
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