Sant’Anastasia . A documentare l’inutilità di fare la raccolta differenziata a Sant’Anastasia ci ha pensato un ex consigliere comunale, Franco Casagrande. Con una lettera inviata al sindaco Carmine Pone e al presidente dell’Amav, Ruggiero Granata , l’attuale dirigente del Pd fa la cronistoria di una settimana di disagi vissuti in via Romani e di come abbia visto che i materiali divisi con accuratezza sono stati poi gettati tutti insieme nello stesso camion. “Il giorno 16 marzo, come da calendario stilato da questa Amministrazione, si raccoglie l’umido”, scrive Casagrande, “il 17 marzo era la volta del secco, e per due giorni tutto bene, ma dal 18 marzo inizia quello che molti cittadini onesti come me, che con grande sacrificio effettuano la raccolta differenziata, non avrebbero mai voluto vedere. Quel giorno si doveva raccogliere la carta e la plastica, e lì iniziano le prime difficoltà: la plastica viene raccolta e la carta resta a terra. L’indomani si raccoglie l’umido , e la carta rimane ancora in bella evidenza fuori ai cancelli del Parco Quadrifoglio. Il giorno 20 marzo si dovrebbe ritirare il secco,una parte della carta viene raccolta e il secco no. Ieri, primo giorno di primavera, si sarebbe dovuto raccogliere l’umido e, leggete con attenzione, l’umido è stato ritirato, così la carta, il secco, ma tutto è stato sistematicamente gettato nello stesso camion, in più sono state svuotate, sempre nello stesso mezzo, i sacchetti che gli incivili depositano fuori le campane del vetro”. Una situazione che rischia di togliere ogni significato allo sforzo fatto finora dagli anastasiani per seguire il calendario della raccolta differenziata. “Non ho potuto fotografare tutto questo perché non avevo il telefonino con me”, aggiunge Casagrnde, “Ma oltre a segnalarvi questa grave situazione, ne approfitto anche per ricordarvi lo stato pietoso in cui versano le nostre periferie che sono diventate discariche a cielo aperto. Eppure in periferia vivono politici di questa Amministrazione che si ricordano dei residenti solo quanto servono i voti. Tutto questo non e’ colpa dei lavoratori dell’Amav, ma a chi dà le disposizioni”.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.