S.Anastasia. Si definisce “l’uomo del fare” Carmine Capuano, candidato a sindaco appoggiato da quattro liste: Socialisti democratici per Napoli, Udc, Giovani anastasiani e Uniti per Sant’Anastasia. Consigliere comunale dal 1990 al 1994, nel 1988 segretario cittadino del Psi, assessore e vicesindaco dal 2004 al 2007, candidato alla presidenza della Provincia lo scorso anno. Tra i suoi principali obiettivi, se fosse eletto, pone il Puc (Piano urbanistico comunale). “E’ la chiave per lo sviluppo e la riorganizzazione di interi quartieri”, chiarisce, “utile a fornire servizi e a ricucire il territorio con la realizzazione di nuovi snodi viari, aree di parcheggio e zone verdi. A seguire ci sono i Pip (Piani di insediamento produttivo), il recupero del centro storico, il Piano traffico, la realizzazione della sosta a pagamento e di una cittadella dello sport a via Romani. Lavoreremo all’insediamento delle commissione condoni, quello del 1985 e quello 1994, accelerando anche l’esame delle pratiche inevase. Valorizzazione del Parco nazionale del Vesuvio, il potenziamento della macchina amministrativa, con il completamento dell’attuale pianta organica, quindi nuove assunzioni. Istituiremo l’ufficio alle necessità quotidiane ed uno per la ricerca di fondi pubblici da reinvestire. Potenziamento il Centro sociale Liguori e istituiremo la farmacia comunale e il Forum delle associazioni per il rilancio delle tradizioni, locali, faremo in modo che il trasporto scolastico sia totalmente a carico del Comune e quindi gratuito per le famiglie, lavoreremo alla delocalizzazione del mercato ortofrutticolo e alla realizzazione del mattatoio comunale perché non è vero che l’attività legata ai capretti anastasiani è finita. Potenzieremo l’Amav e la raccolta differenziata e punteremo alla realizzazione dell’isola ecologica”. Quando parla di se Capuano ricorda soprattutto le tante cose prodotte negli anni in cui era assessore all’Urbanistica. “Abbiamo lavorato al recupero della residenza Tortora Brayda per la quale sono pronti fondi e progetto”, spiega, “alla valorizzazione del centro storico, con questi fondi si è rifatta via Somma, il Piano del Colore, la catalogazione dei beni artistici naturalistici e storici, il concorso di idee per la riqualificazione delle porte della città, il comitato di Quartiere, il Sit (sistema informatico territoriale) e i Pip. Sono state esaminate, ed approvate, circa 700 pratiche di condono. Sono una persona che lavora, che dedica il proprio tempo al bene della collettività”. E sui motivi per cui i cittadini dovrebbero votarlo risponde “perché fra i cinque candidati, me compreso, non c’è niente di nuovo, veniamo tutti da una lunga militanza politica, dunque se gli elettori fanno un’attenta analisi si renderanno conto che io sono la persona che dal 1994 ad oggi è stata ininterrottamente sul territorio, lavorando, senza mai cambiare casacca, sempre disponibile per i cittadini. Quando l’impegno è costante si può anche commettere qualche errore, però hanno trovato sempre in me un interlocutore con cui confrontarsi e credo che questo sia un valore da non dimenticare”.
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