mercoledì 2 Ottobre 2024
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Caravita, alberi pericolanti: la denuncia dei residenti. Una pagina anche su Fb.

CERCOLA. Allarme alberi pericolanti, nella località Caravita i residenti della zona hanno più volte segnalato all’Ufficio tecnico del Comune lo stato di incuria e abbandono da diversi anni del verde pubblico della zona a valle.

In particolare, Mario Cirella, un residente della zona denuncia lo stato di pericolosità di una decina di alberi vicini alle abitazioni e alle scuole in via Aldo Moro e in via Serao: “Siamo circondati da alberi che da anni non vengono potati né curati – dice Mario Cirella – lo stato di abbandono in cui versano questi alberi mette in serio pericolo la nostra incolumità: alcuni – spiega – sono ormai curvi ad arco e possono spezzarsi da un momento all’altro, molti altri sono malati e i rami ci arrivano quasi dentro casa. Ho più volte allertato i tecnici del Comune questo stato di abbandono – prosegue Cirella- mi sono rivolto anche al commissario prefettizio del Comune circa un mesa fa. Grazie a lui c’è stato un piccolo intervento ma molto è rimasto tal quale”.

Il cittadino sottolinea che molti di questi alberi, tra i quali pini e calypso, sono presenti nei pressi delle scuole, alcuni proprio all’interno dei giardini di queste ultime: “Ritengo per questo ancora più urgente intervenire – prosegue Cirella – per evitare eventuali situazioni di pericolo anche all’interno delle aree scolastiche dove ci sono bambini che giocano”.

Lo stato di abbandono del verde pubblico nel quale versa da anni il quartiere di Caravita, zona a valle del Comune, è inoltre aggravato dalla immediata vicinanza della strada statale 162, dove anche i costoni della statale non vengono bonificati da tempo: “Siamo a pochi metri dalla strada statale 162 – dice Cirella – e anche in questo caso l’Ente responsabile, Anas, da diversi anni non cura la manutenzione dei costoni adiacenti che sono divenuti una foresta facendo un tutt’uno con gli alberi dei viali pubblici in via Matilde Serao. E’ uno scaricabarile – conclude il cittadino – Provincia, Regione, Anas, il risultato è che questi rovi sono delle vere e proprie foreste, ricettacolo di topi e insetti di ogni tipo, oltre che un serio pericolo di roghi nella stagione calda. E nessuno fa nulla. Nessuno ci ascolta”.

I cittadini di Caravita hanno chiesto più volte di intervenire, si sono rivolti alla polizia municipale, hanno inviato segnalazioni scritte al Comune, insomma hanno cercato di dare voce a un disagio sentito da più parti ma poco, molto poco si è fatto.

E nel frattempo c’è chi si è rimboccato le maniche e ha iniziato a fare da sé. Come Nicola Aruta, un operaio pensionato del Comune di Napoli con la passione del verde.

Stanco dell’indifferenza dell’amministrazione comunale, Nicola ha iniziato a potare e tenere pulito il più possibile la zona dove risiede: il vialetto che circonda la palazzina, le siepi che altrimenti avrebbero invaso la strada, e non ultimo un albero pericolante a distanza ravvicinata dall’edificio. “L’albero stava per crollare – racconta Nicola – tra il vialetto della scuola e la palazzina dove abitiamo, ho avvisato che lo avremmo abbattuto noi prima che fosse troppo tardi e lo abbiamo tagliato”.

Davanti alla palazzina dove vive, in via Aldo Moro ha bonificato da sé l’area a ha creato un piccolo orto botanico con diverse piante da frutto e piante rare come cactus, cycas e yucca.

“Vogliamo vivere in un’area pulita e ben tenuta – dice Nicola – nell’attesa vana del Comune mi sono organizzato da solo e piano piano ho creato questo giardino che molti hanno battezzato l”orto botanico” di via Aldo Moro”.

E’ un piccolo spazio verde dove Nicola da qualche anno ha piantato alberi di nocciole, nespole, un ciliegio, un pesco e un albicocco, oltre a diversi fiori e piante grasse.

E Mario Cirella non ha intenzione di arrendersi all’indifferenza e sulla pagina Facebook ha aperto un profilo ad hoc: Caravita verde abbandonato. “Il verde di Caravita ci sta a cuore”, dice Mario.

di Patrizia Panico de Il Mattino

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