ROMA-SOMMA VESUVIANA. Ucciso a coltellate nella Capitale da un migrante, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega 35enne di Somma Vesuviana. L’uomo era sposato da appena 43 giorni.
Tragedia a Somma Vesuviana, è stato ucciso nella notte a coltellate da un migrante a Roma mentre era in servizio: il vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Originario della cittadina vesuviana il militare aveva 35 anni ed era sposato da appena 43 giorni. Ad uccidere Cerciello Rega sarebbe stato un cittadino del nord africa, secondo una prima ricostruzione il vice brigadiere sarebbe intervenuto per sventare un furto in via Pietro Cossa, nei pressi di piazza Cavour nella Capitale. Al momento dell’arresto uno dei due uomini autori della rapina, avrebbe estratto un coltello e colpito a morte il carabiniere. La caccia all’uomo è scattata subito e il ministro Matteo Salvini ha dichiarato: “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”. Anche il ministro Elisabetta Trenta ha dichiarato: “Stanotte il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega è stato accoltellato mentre era in servizio. Stringo in un forte abbraccio sua moglie, la sua famiglia e i suoi cari. Sono vicina all’Arma dei Carabinieri e a tutti agli uomini e le donne che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per garantire la nostra sicurezza e chiedo tolleranza zero per i delinquenti che hanno commesso questo vile atto”. Naturalmente anche il sindaco Salvatore Di Sarno sconvolto dal tragico evento che ha colpito la sua comunità dichiara: “Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinatori che avevano derubato una donna. Una morte assurda che ci riempie di dolore, un giovane valente che aveva messo la sua vita al servizio del nostro Paese e credeva fermamente nel suo lavoro è stato accoltellato al cuore mentre difendeva una vittima. A nome mio e di tutta la nostra città abbraccio la moglie Rosa Maria, la famiglia di Mario e l’Arma dei carabinieri. Sono sicuro che i responsabili saranno assicurati alla giustizia.”
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