domenica 24 Novembre 2024
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Carabiniere denuncia superiore e viene sospeso, il TAR di Salerno lo reintegra

Salerno. Dalla SEGRETERIA REGIONALE del Nuovo Sindacato Carabinieri Campania riceviamo una nota che di seguito pubblichiamo.

Carabiniere reintegrato dal TAR di Salerno in attesa del giudizio di merito!

Il 10 Gennaio 2023, il TAR di Salerno ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata da un Carabiniere iscritto a questa O.S., in ordine ad una misura disciplinare sanzionatoria (sp. sospensione dal servizio), adottata, a suo carico, dall’Amministrazione . L’impugnazione di tale provvedimento, fortemente voluta dal militare e pienamente sostenuta da questo sindacato, è stata intrapresa dal pregiatissimo Professore Avv. Dulvi Corcione Michele; giurista, quest’ultimo, da sempre vicino e solidale alle vicende che vedono coinvolti i Carabinieri iscritti a questa O.S..
Grazie alla professionalità dell’Avvocato Dulvi Corcione ed alla determinazione del militare coinvolto, l’istanza di sospensiva è stata ritenuta legittima, in attesa di quello che sarà, poi, il giudizio di merito.
La vicenda ha origine in quella che potremmo definire la causa della “lesa maestà”. L’ardire del militare era stato quello di denunciare un superiore, azione, quest’ultima, archiviata dalla Magistratura salernitana, attivando per lo stesso, di riflesso, una denuncia per calunnia.
Supportato dal Nuovo Sindacato Carabinieri Campania, il militare non solo riusciva a dimostrare la sua innocenza, ma ad ottenere l’assoluzione dagli addebiti con formula piena. Una risoluzione non solo giuridicamente favorevole, ma eticamente e moralmente riparativa.
Ciò nonostante, incurante o distratta di tale esito, l’Arma gli comminava una sanzione disciplinare di Stato, commutandola in mesi 4 di sospensione dal servizio.
Grazie all’azione intrapresa dall’avvocato Dulvi Corcione ed all’accoglimento della giustizia amministrativa, il militare è stato reintegrato con effetto immediato.
N.S.C. Campania, da sempre vicina ai suoi iscritti, confida nella favorevole risoluzione della vicenda, auspicando che la giustizia amministrativa, in sede di giudizio di merito, possa restituire, al militare “ardito”, il pieno godimento dei suoi diritti.
Tuttavia, questa Segreteria Regionale N. S. C. resterà sempre in prima linea, pronta a supportare ed a tutelare, in tutte le sedi, i suoi iscritti.
Nel sindacato non ci sono “maestà” e di “leso” ci sono solo quei diritti che lo stesso intende tutelare!!!

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