venerdì 22 Novembre 2024
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“Camorra liquida”, in due rapinano minimarket, paura in viale Europa

CERCOLA. “Camorra liquida”. I rapinatori, entrambi armati, hanno fatto tutto loro questa volta: mentre uno teneva in “scacco” dipendenti e clienti, l’altro ha fatto scattare l’apertura della cassa e l’ha svuotata. Mentre le armi puntate tenevano a debita distanza tutti nel piccolo esercizio commerciale di viale Europa.

Il resto è un copione già scritto terminato con la folle corsa a bordo di uno “scooter nero” che faceva zig zag tra le auto. È avvenuto nel fine settimana all’interno di un minimarket “Sigma”. Negozio “già noto” perché costantemente preso di mira dai rapinatori.

E non è un caso. L’area in questione è geograficamente perfetta per i delinquenti – quelli che gli inquirenti oggi hanno ribattezzato “camorra liquida” – questa strada che scorre e segna il confine di tre Comuni – Cercola, Ponticelli e San Sebastiano al Vesuvio – offre, quindi, molteplici vie di fuga. Da nord a sud dell’arteria il viale è ricco di negozi e attività commerciali e locali. E’ anche il centro della movida di Cercola e San Sebastiano al Vesuvio con diversi locali e ristoranti. Locali e attività commerciali piccole e grandi, tra queste ultime a far gola sono i supermercati. Non a caso il focus delle rapine, in un passato non troppo lontano, si è concentrato spesso proprio su questo versante della cittadina vesuviana.

E quella dell’altra sera è una rapina tra le tante, una rapina come tante del momento, eseguita con freddezza e spregiudicatezza da due giovanissimi – dai filmati già in mano ai carabinieri della tenenza di Cercola – volto coperto in parte da cappucci ma corporatura e tono della voce tradiscono una giovane etá, forse appena ventenni. Un colpo messo a segno per racimolare poche centinaia di euro, tanto contenevano le casse del supermercato che aveva da poco riaperto nel pomeriggio. L’esercizio commerciale in viale Europa è noto, purtroppo, ai clienti del posto ma anche alle locali forze dell’ordine poiché è “visitato” spesso, e di continuo da coppie di rapinatori. Ĺ’ultima volta i militari dell’arma avevano arrestato la banda. Anzi più di una, incastrati anche grazie ai filmati delle videocamere. Ma non si tratta di gruppi circoscritti: sono bande di ragazzi tutti provenienti da quartieri di degrado, zone spesso dove non c’è  nulla, attorno a quei casermoni grigi che ospitano gli appartamenti costruiti per lo più negli anni Ottanta, nel post terremoto. “Criminalità liquida”: così è stata definita dagli inquirenti la nuova generazione della microcriminalità. Gruppi “senza testa”, non hanno un capo cui far riferimento ma standard precisi in cui rientrare: iphone o cellulare di alta gamma, abbigliamento griffato e scarpe da ginnastica firmate e, dulcis in fundo, almeno 100 euro nel portafogli. E allora? Allora si decide da un momento all’altro di procurarsi un’arma, spesso scenica, e si va in un negozio. A qualsiasi ora, tanto almeno un centinaio di euro si trovano. E poi via alla giornata.Un ritorno dopo un periodo di silenzio dovuto alla lunga scia di arresti di diversi gruppi e bande criminali.

di Patrizia Panico

 

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