Cala il sipario l’ottava edizione del Faito Doc Festival. La kermesse cinematografica dedicata al tema dell’ebbrezza premia per la sezione Lungometraggio Giuria di Qualità – OF MEN AND WAR di L. Bécue-Renard. Per la sezione Cortometraggio Giuria di Qualità – Ex aequo HOUSE ON ITS HEAD di P. Adam e YAAR di S. Gillard. La Menzione Speciale va a TEMPO PIENO di Lorenzo Cioffi.
Fa il pieno di consensi anche tra i giurati della sezione giovani il lungometraggio TEMPO PIENO di Lorenzo Cioffi. Come cortometraggio invece i ragazzi scelgono YAAR di S. Gillard. OF MEN AND WAR di L. Bécue-Renard 142 minuti l’opera è del regista Laurent Bécue-Renard”Avrebbero potuto chiamarsi Ulisse . Si chiamano JUstin , Kacy, Brooks, Trevor e Stave . Sarebbero potuti tornare da Troia . Tornano dall’Iraq o dall’Afghanistan. Anche per loro il ritorno in patria è un lungo e doloroso viaggio . Partiti per combattere sotto la bandiera americana i dodici guerrieri di Of men ad war sono rientrati dal fronte sani e salvi , ma con il morale a pezzi consumato dalla collera , posseduto dagli incubi del campo di battaglia”. Per i cortometraggi a parità di consensi il premio va al documentario polacco HOUSE ON ITS HEAD che mostra la vita di famiglia di Wojciech Zameczinik architetto , designer e artista di locandine . Film realizzato con gli archivi privati dell’artista; e al cortometraggio muto Yaar di Simon Gillard “Nel cuore della foresta dove si estrae la ghiaia , una cultura testarda cerca il suo futuro sotto la superficie terrestre . Ciechi o forse troppo vedenti i minatori scavano notte e giorno spronati dalla follia che conduce l’uomo verso la morte”. Pienone di premi per Lorenzo Cioffi e il suo Tempo Pieno che documenta l’esperienza pedagogica della scuola elementare di Madonna Assunta in Bagnoli “un’esperienza straordinaria di scuola pubblica una pedagogia costantemente in ricerca , un lavoro – quello della maestra- vissuto come vero e proprio stile di vita “. Attraverso interviste ad ex alunni e momenti pedagogici filmati in presa diretta . Il documentario che è piaciuto alla giuria di qualità e alla giuria giovani propone l’affresco edificante di una scuola pubblica che funziona di una classe fatta di persone che crescono. Lorenzo Cioffi è un documentarista napoletano conosciuto e apprezzato A decretare i vincitori quest’anno è stata una giuria composta da Katia Rossini , Andrea Boni Geneviève Morand ,Giovanni Piperno, Antonella Di Nocera, Klaas Bolen. Un successo per i direttori artistici Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro. Il festival coordinato da Marika De Rosa ha dimostrato anche per questa edizione di essere un Festival di qualità in quel luogo magico che è il Monte Faito, con tanti ospiti internazionali che per una settimana sono venuti a scoprire una delle bellezze che abbiamo in Campania.
LE MOTIVAZIONI DEI PREMI Il primo premio per Migliore Lungometraggio va a OF MEN AND WAR di Laurent Bécue-Renard. OF MEN AND WAR è una intensa esperienza cinematografica. La profonda dedizione del regista e l’eccellente costruzione del film riescono a rappresentare efficacemente l’orrore della guerra senza la necessità di mostrarla. Il racconto del processo terapeutico che porta al risveglio della coscienza diventa universale e dà un volto alla vulnerabilità degli uomini in guerra.
MENZIONE SPECIALE/ SPECIAL MENTION La menzione speciale va a This is my Land di Tamara Erde e Tempo Pieno di Lorenzo Cioffi per aver dato valore al tema dell’educazione e della scuola come fondamento per la costruzione di un futuro per le nuove generazioni. This is my Land è riuscito con coraggio a mettere in discussione i modi di interpretare la storia e le identità dei due popoli Palestinese e Israeliano usando l’approccio educativo come strumento per una nuova consapevolezza. Tempo Pieno restituisce il racconto di una micro-esperienza di una scuola elementare pubblica di Napoli e apre una prospettiva sull’educazione come spazio di creatività e di ricerca fino a suggerire un modello da condividere.
FAGGIO CORTO DOC MIGLIOR CORTOMETRAGGIODOCUMENTARIO (EX-AEQUO) Il primo premio per Migliore Cortometraggio va ex-aequo a YAAR – opera prima di Simon Gillard e a HOUSE ON ITS HEAD di Adam Palenta. YAAR per: la potenza delle immagini dal primo piano ecografico dell’inizio fino ai campi multipli brillanti e poetici che propongono una grammatica unica per avvicinarsi al cuore del lavoro e della preghiera. E per la profondità dello specchio alchemico in cui il pubblico, i personaggi del film e il regista stesso sono immersi, dal ventre della terra alla risonanza cosmica.
HOUSE ON ITS HEAD rivela con sguardo affascinante la storia intima di un artista che ritrae la sua famiglia con amore ironia e tenerezza, nella Polonia comunista degli anni 50 e 60. Attraverso l’uso creativo e poetico dei filmini di famiglia, il regista racconta sentimenti e relazioni universali. Montaggio, suono e animazione rendono questo film un’esperienza fresca e gioiosa.
PREMIO OTTICA SACCO La giuria ha deciso di assegnare il Premio Ottica Sacco al cortometraggio “Blackstone Children” di Waddah Alfahed per averci “obbligato a guardare” il drammatico conflitto nella Siria dei nostri giorni attraverso le immagini della grande città di Homs ridotta in cenere, filmando in particolare il momento del ritorno della popolazione dopo oltre due anni di guerra.
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