Nell’ambito di attività di indagine diretta da questa Procura della Repubblica, personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) del Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta di quest’Ufficio di Procura, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una società attiva nel settore della commercializzazione di prodotti chimici, detergenti e materiali per la cosmesi, operante nell’area industriale ASI di Caivano-Pascarola.
Il provvedimento scaturisce da una lunga ed articolata attività d’indagine che ha portato ad ipotizzare la realizzazione di condotte inquinanti riconducibili ad una illecita gestione delle acque reflue, ed alla conseguente contestazione, nei confronti del legale rappresentante della societå, dei reati di inquinamento ambientale e di scarico abusivo di reflui industriali.
Durante le varie fasi dell’attività investigativa, i Carabinieri Forestali, con la preziosa collaborazione dei tecnici dell’ARPA Campania, hanno eseguito diversi accertamenti volti a riscontrare la sussistenza delle condotte illecite contestate, eseguendo, tra I’altro, prelievi e campionamenti delle acque reflue.
“Gli esiti analitici”, spiega in una nota il procuratore di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone, “hanno evidenziato una significativa contaminazione a causa dell’alta concentrazione di sostanze pericolose aventi un impatto potenzialmente devastante sull’ecosistema e sulla salute pubblica, con potenziali ricadute pregiudizievoli per il territorio.
Le stesse acque reflue venivano poi sversate mediante by pass che consentono di escludere interamente il transito degli scarichi attraverso I’impianto di depurazione – direttamente nel collettore fognario del’ASI di Caivano-Pascarola, e da qui ai Regi Lagni.
Contestualmente al sequestro, è stata disposta la nomina di un amministratore giudiziario, il quale dovrà garantire la continuità produttiva dell’azienda e, al contempo, dovrà adottare i necessari interventi di adeguamento del ciclo produttivo alla cogente normativa ambientale”.
L’azione rientra nell’ambito delle iniziative volte a contrastare i reati ambientali che continuano a
rappresentare una delle priorità per questo Ufficio di Procura e per gli Enti preposti al monitoraggio e alla
tutela del territorio.
L’intervento in argomento mira non solo a reprimere comportamenti illeciti, ma anche a promuovere un modello di sviluppo industriale sostenibile e rispettoso dell’ambiente e della salute umana.
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