SOMMA VESUVIANA. Il 27 giugno di quest’anno con sommo dispiacere apprendevamo la notizia del trafugamento del busto in bronzo di Monsignor Raffaele Menzione dal Cimitero Cittadino.
Una brutta sorpresa per la città. Incredulità della famiglia del sacerdote, attestati di solidarietà sulle pagine web. La statua era opera dell’ artista Felice Spera, noto scultore molto affermato nel mondo dell’ arte. Oltre al valore affettivo dell’intera comunità, vi era quello della defunta sorella Anna, della nipote Cristina e di tutti i familiari. Il responsabile dell’Archivio storico cittadino, che nel 2011 si occupò della collocazione con il compianto Sindaco Raffaele Allocca e l’assessore Anna Cuomo, implorò sulle pagine web la restituzione, ma non ci fu niente da fare.
E’ con grande gioia che Martedì 24 ottobre alle ore 16:00, con una solenne messa nel Cimitero Comunale, sarà ricollocato un secondo busto sullo stele di marmo adiacente alla Chiesa cimiteriale. A consegnarlo alla Città la nipote Cristina Capasso. Mons. Menzione nacque nel 1920 a San Giuseppe Vesuviano. Nel 1947 approdò a Somma Vesuviana alla guida della Parrocchia di San Giorgio. Nel 1973 l’onorificenza del Presidente della Repubblica Saragat di Cavaliere al Merito della Repubblica e l’anno dopo quella di Giovanni Leone a Ufficiale. Durante gli anni del secondo dopoguerra, il parroco si attivò non solo sul piano etico, morale e religioso, ma anche per la ricostruzione materiale della società. Con grandi sacrifici risanò la Chiesa di San Giorgio, cadente e distratta dagli eventi bellici e si adoperò per la costruzione della scuola materna “Giovanni XXIII” (attuale circolo dei pensionati). Nel 1957 istituì l’Azione Cattolica. Attivo in politica, in occasione dei suoi 58 anni di ordinazione, fu nominato Rettore della Chiesa di San Domenico e poco dopo nominato Cappellano di Sua Santità con il titolo di Monsignore. Morirà nel 2008.
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