venerdì 20 Settembre 2024
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Brusciano. Tentata concussione, condannato il sindaco

DA METROPOLIS DEL 4 MARZO

Brusciano. Quattro e tre anni di reclusione e 12 anni di interdizione dai pubblici uffici. E’ la condanna che il tribunale ha stabilito per il sindaco di Brusciano, Angelo Antonio Romano e l’ex presidente del consiglio, oggi consigliere comunale di maggioranza, Salvatore Papaccio. Per i due l’accusa era di tentata concussione in concorso: avevano chiesto, in più occasioni, nel 2004, una tangente di 500 mila euro ad un imprenditore, Angelo Perrotta (costituitosi parte civile con l’avvocato Anna Jossa), per concedergli una licenza edilizia che gli avrebbe consentito di costruire circa 70 appartamenti in una lottizzazione a Brusciano. La richiesta di 500mila euro nel tempo si era modificata ed erano arrivati a fargli uno sconto per una richiesta finale di 300mila euro. Ieri pomeriggio, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio il collegio D del tribunale di Nola (presidente Mariarosaria Bruno, giudici a latere Agnese Di Iorio e Aurigemma Martino) ha emesso la condanna per i due uomini politici, dovranno anche pagare un risarcimento alla parte civile: l’imprenditore che li ha denunciati. Il verdetto è stato letto in pochi minuti in un’aula il cui pubblico era composto per la maggior parte da consiglieri comunali della maggioranza e alcuni della minoranza. Un caso politico che ha tenuto banco in città per oltre sei anni. Anni di rinvii e poi il ricorso alla “sentenza Mills” hanno fatto slittare più volte l’esito del processo. Già lo scorso anno, nel maggio del 2010, la pm Valerio Sico aveva chiesto per Romano e Papaccio sei anni e sei mesi di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, stessa richiesta di condanna era stata ripresentata ieri mattina dal pm Bianco (che sostituisce la Sico in maternità), poi la sentenza Mills aveva fatto ripetere alcune udienze per risentire dei testimoni arrivando ad oggi. La difesa degli imputati, affidata agli avvocati Saverio Campana, Giuseppe Siciliano, Erasmo Fuschillo, avevano in gran parte svilito la figura del principale accusatore: l’imprenditore Angelo Perrotta. In particolare Campana aveva detto in aula che “Perrotta era stato spinto alla denuncia da interessi economici, un palazzinaro che si è precostituito delle prove che ha poi utilizzato non nell’immediato, ma soltanto in un secondo momento”. Discredito era stato gettato anche su Domenico Coppola, altro teste chiave del processo, l’ex presidente della commissione Edilizia che era stato destituito dal sindaco proprio quando non aveva voluto bocciare la pratica di Perrotta per la quale sia Romano che Pappaccio avevano mostrato particolare interesse. Alla fine i testi, le intercettazioni ambientali, le prove prodotte dagli inquirenti hanno convinto i giudici che hanno condannato i due amministratori. Ora la parola passa al prefetto di Napoli, Andrea De Martino che già in giornata potrebbe scegliere per la sospensione del sindaco dal suo incarico.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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