Esce per i tipi dell’editore salernitano Vincenzo D’Amico “il Brigante Pilone”, romanzo storico di Filippo Mastriani, prolifico autore vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Scritto sulla scorta di notizie ancora “calde” sulla vita, la guerriglia e l’uccisione di Antonio Cozzolino, eroe legittimista per i filoborbonici, brigante per i liberali osannanti il re Savoia, il romanzo, che è affiancato in volume unico da un saggio storico di Carlo Avvisati e Angelandrea Casale, è ignoto alla stragrande maggioranza dei lettori e viene riproposto integralmente in questa edizione.
Prima di diventare il «brigante Pilone», Antonio Cozzolino era stato un suddito fedele e un soldato coraggioso, oltre che un ottimo scalpellino.
Una biografia dell’uomo, alquanto ridotta e incompleta, ci perviene sia per il tramite di un documento compilato da ignoti redattori sia attraverso un «memorandum» approntato dal marchese Avitabile che da Pilone fu sequestrato.
«Antonio Cozzolino, nominato Pilone, del comune di Boscotrecase» riporta erroneamente il manoscritto perché Pilone era nato a Torre Annunziata «esercitava il mestiere di scalpellino.
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