“L’idea di una inchiesta ad hoc sulle stragi di Capaci e via D’Amelio potrebbe finalmente dare alla Commissione antimafia un ruolo che non è riuscita ad avere in questo primo anno di legislatura: quello di un luogo di indagine, approfondimento e di elaborazione sulla criminalità organizzata in Italia”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputato napoletano del Pd, componente della commissione antimafia.
“E’ ora – aggiunge – che cominciamo a mettere le mani su un tema di cui tutti parlano ma su cui nessuno attiva un’attenzione vera. Quello dei rapporti tra politica e criminalità organizzata. La commissione antimafia si dia il compito di indagare a fondo su questo: vada a cercare le connessioni, le interdipendenze tra mafia, potere politico, potere economico e apparati deviati dello Stato. Ha l’autorevolezza e la forza, gli strumenti normativi e i poteri per farlo. Dalla commissione antimafia potrebbe così arrivare un contributo decisivo a un problema su cui non si è mai voluto fare davvero luce”.
“La commissione – conclude l’on. Bossa – ha poteri speciali che gli consentono di lavorare su archivi segreti, su carte processuali, su indagini in corso. Ha la possibilità concreta di aprire un varco e di consegnare alle forze politiche e al Paese un’immagine chiara, netta, delle possibili compromissioni tra la società, nelle sue articolazioni politiche ed economiche, e le mafie. Lo faccia e così darà un senso e un valore al suo ruolo”.
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