BOSCOREALE. La base dello spaccio era gestita “in famiglia”: tra le mura domestiche della casa dei suoceri, Antonio Guarro, 34 anni, mentre si trovava agli arresti domiciliari presso di loro, spacciava droghe di vario tipo, dalla coca al crack. Fino a oggi, quando i carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno ammanettato, Guarro è un personaggio già noto alle forze dell’ordine soprattutto per essere ritenuto un elemento di spicco del clan Gionta, operante sul territorio di Torre Annunziata.
L’accusa per Guarro è detenzione di stupefacenti ai fini spaccio. Lui si trovava agli arresti domiciliari proprio a casa dei suoceri, dopo il suo arresto avvento il 7 dicembre 2012 a Torre Annunziata per i reati di spaccio di cocaina. Nel corso del blitz dei militari, insieme al 34enne sono stati arrestati anche i suoceri (le foto in allegato): Mario Muscerino, 56enne, incensurato e Paola Cipriani, 53enne, anche quest’ultima già nota alle forze dell’ordine, entrambi domiciliati in via Settermini, che su disposizione dell’autorità giudiziaria ospitavano il parente acquisito, Antonio Guarro, agli arresti domiciliari.
Nel corso di indagini antidroga, i militari dell’arma hanno fatto irruzione nell’abitazione dei coniugi Muscerino e Cipriani dopo aver notato, nel corso di servizi di controllo del territorio, che la casa era stata adibita a piazza di spaccio e che dalla stessa si era creato un continuo via vai di assuntori di droga.
Al momento dell’irruzione, effettuata dopo aver circondato l’edificio, la suocera di Guarro ha tentato di liberarsi della sostanza stupefacente lanciando un involucro dalla finestra un involucro. Il suocero, invece, ha iniziato a gridare per avvisare dell’imminente entrata in casa dei militari dell’arma.
Tentativi inutili: i carabinieri hanno fatto irruzione bloccando tutti e tre nell’appartamento, nel frattempo è stato recuperato l’involucro lanciato fuori dalla finestra, che conteneva 90 grammi di stupefacenti (40 di cocaina, 45 di crack, 2 di marijuana e 4 di hashish), oltre alla somma di 1.610 euro in denaro contante provento d’illecita attività, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento in dosi.
Guarro e i suoceri Muscerino e Cipriani sono stati arrestati e in attesa di rito per direttissima.
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