martedì 26 Novembre 2024
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Boscoreale. Droga, in manette Cortina, cognato dell’elemento di spicco del clan “Annunziata”

Boscoreale. Ancora un altro duro colpo messo a segno dai carabinieri in una delle tante piazze dello spaccio di Boscoreale dove giovedi sera è stata smantellata la cabina di regia di uno dei covi di riferimento per l’aerea vesuviana. A finire in manette Giuseppe Tedesco 26enne di Boscotrecase e il pluripregiudicato Salvatore Cortina. Quest’ultimo 30enne, cognato peraltro del noto Carlo Padovani, storico gestore delle piazze dello spaccio del Piano Napoli,appartenete al clan “Annunziata” di Boscoreale, aveva ideato e creato una delle più importanti roccaforti dove gli acquirenti del territorio si rifornivano di dosi di cocaina. Per lui manette ed una condanna di cinque anni, per il suo complice invece convalidati gli arresti domiciliari. L’operazione era scattata durante la serata di giovedi, dove in un normale controllo sul territorio mirato a prevenire il fenomeno dello spaccio, i militari del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata ai comandi del Capitano Luca Toti, hanno notato un serie di spostamenti che li hanno cosi insospettiti. Giunti in via Passanti Flocco, al civico 258, la conferma. Un andirivieni continuo di macchine che entravano ed uscivano a distanza di pochi minuti dall’abitazione . Autovetture diverse e giovani alla guida di motorini che solo dopo qualche metro, fermati e controllati dai carabinieri, confermavano l’acquisto di dosi di cocaina. Avuta conferma di quello che in quell’abitazione accadeva i militari hanno cosi deciso di farvi irruzione. Una volta dentro, la scena sembra quasi surreale: un appartamento vuoto e spoglio, al centro della stanza un tavolino ed un divano. Con loro a completare l’arredo due monitor, dai quali era possibile controllare l’esterno della palazzina grazie a due telecamere posizionate all’interno e all’esterno del portone d’ingresso che permettevano cosi ai due di controllare chiunque facesse accesso all’abitazione. Di qui l’irruzione. Al momento del blitz dei carabinieri Tedesco si era nascosto nel bagno, e con lui, accuratamente nascoste una trentina di dosi di cocaina e oltre quattrocento euro, somma ricavata dalla vendita delle dosi. Ma per Tedesco l’accusa era quella di essere il braccio di Cortina. Quest’ultimo infatti aveva affidato a Tedesco l’appartamento e la gestione delle vendite, per lui un compenso settimanale. Di li l’attesa per colui che avrebbe cosi creato l’intera macchina dedita allo spaccio. L’attesa dei militari però ha premiato la cattura proprio della mente dell’organizzazione. Di li a qualche ora, infatti nell’abitazione, dopo un’attenta trappola studiata dagli uomini della benemerita, è sopraggiunto anche Cortina. Avrebbe dovuto complimentarsi con Tedesco per la vendita delle dosi, ritirare i soldi e andare via ed invece per lui ad aspettarlo solo i carabinieri e le manette. Finisce cosi un altro piccolo ma fondamentale capitolo di una delle tante piazze dello spaccio, dove l’impegno profuso dai militari non riesce a mettere fine ad una delle attività illecite che sembra ogni volta duplicarsi.

Giovanna Salvati

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