lunedì 23 Settembre 2024
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Boscoreale. Discarica, continuano le proteste, i presidi e i controlli

Boscoreale/ Terzigno. Un libro senza mai fine come i cumuli di rifiuti che continuano a riempire la discarica in pieno Parco Nazionale del Vesuvio e cosi ancora una volta all’ordine del giorno la discussione della ribattezzata pattumiera dopo la stipula di una convenzione per l’individuazione di misure di raccordo tecniche-economiche ed operative per la risoluzione dell’interferenza tra gli interventi di sistemazione idrogeologica dei torrenti vesuviani e le infrastrutture a servizio della discarica in località Pozzelle (cava Sari) nel comune terzignese. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto proprio ieri mattina presso il Palazzo Salerno a Napoli, tra il brigadiere generale Antonio Monaco, in rappresentanza della struttura operativa del Dipartimento della Protezione civile e Luigi Rauci, in rappresentanza dell’assessorato all’Ambiente della Regione Campania. Con l’accordo si provvederà alla realizzazione delle infrastrutture finalizzate alla sistemazione idrogeologica del territorio. Il progetto sarà redatto dall’Unità operativa e le opere previste interesseranno una nuova strada di accesso alla cava Sari, un canale di scarico alla vasca alta, due opere di imbocco e di sbocco della vasca alta e le opere di innesti al partitore ubicato ai margini di via Zabatta. Come annunciato nei giorni scorsi è stato inoltre definito ogni aspetto per l’affidamento al Lod – Laboratorio Olfattometria Dinamica -, ad una società di Spin – Off Universitario che opera all’interno di Friuli Innovazione, il Consorzio dell’Università degli Studi di Udine, della rilevazione della qualità dell’aria e per accertare se vi è inquinamento alle falde acquifere provocato dalla discarica rifiuti in località Pozzelle del territorio di Terzigno, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel frattempo continuano le proteste dei cittadini di Boscoreale e dei comuni vicini per i miasmi che arrivano dalla discarica di Terzigno. “Il Lod, Laboratorio Olfattometria Dinamica, provvederà, con sofisticate apparecchiature che misureranno la concentrazione di odore al perimetro della discarica – sottolinea una nota del Comune di Boscoreale – al monitoraggio dell’impatto olfattivo secondo il metodo dell’olfattometria dinamica, a determinare la qualità dell’aria a monte ed a valle della discarica e alle analisi dell’acqua di falda, in diversi pozzi della cittadina, per la determinazione della qualità delle acque”. L’olfattometria dinamica è una metodica che permette l’effettuazione di analisi sulla base della specifica che la Comunità Europea ha redatto, tramite il suo organo di normativa tecnica, il Commitée Européen de Normalisation. La norma, recepita in Italia nell’ottobre 2004 come Uni En13725, illustra il metodo olfattometrico allo scopo di ‘standardizzare la misurazione obiettiva della concentrazione e del tasso d’odore emesso da sorgenti puntuali e superficialì. “Come avevo anticipato nello scorso mese di luglio, e riferito anche in occasione dell’incontro con cittadini, movimenti e comitati antidiscarica tenuto l’altro giorno in aula consiliare – ha invece spiegato il sindaco Gennaro Langella – abbiamo determinato nei dettagli gli aspetti tecnici dell’incarico da conferire al Lod per avviare, quanto prima, i necessari controlli sulla qualità dell’aria e delle acque del nostro territorio”. “Un passo importante e significativo per accertare se e quali danni realmente sta provocando la collocazione dei rifiuti nella discarica di Terzigno. Assicuro – ha aggiunto il sindaco – che renderemo noto per tempo l’inizio delle rilevazioni e daremo ampia diffusione dei risultati delle analisi”. “A proposito dell’incontro tenuto l’altro giorno con cittadini, movimenti e comitati antidiscarica – ha concluso il sindaco Langella – intendo precisare che non si è trattato d’alcuna occupazione della sede municipale ma di una pacifica riunione, nata anche spontaneamente, con alcune decine di persone che sono stato ben lieto di accogliere e di ascoltare, come peraltro fatto già in numerose precedenti occasioni”. Insomma un sit in di protesta che non accenna a terminare, un impegno quelle delle amministrazioni locali che continua nel rivendicare la tutela ed il rispetto, sotto ogni forma di salvaguardia ambientale del cuore dell’hinterland vesuviano.

Giovanna Salvati

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