MARIGLIANELLA. Blitz all’alba, fermato il presunto omicida dell’assassinio di Giovanni Panico, il 33enne freddato il 6 agosto scorso con 6 colpi di pistola all’addome e al volto. I carabinieri all’alba di questa mattina lo hanno arrestato a Marigliano insieme ad un suo fiancheggiatore.
I carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Castello di Cisterna, al termine di incessanti attività info-investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo del pm a carico di Antonio Palermo, 47 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, originario di Brusciano, padrino di battesimo del figlio della vittima, secondo gli inquirenti è ritenuto responsabile dell’omicidio di Giovanni Panico, ucciso lo scorso giovedì pomeriggio sotto casa con una raffica di colpi di pistola. I carabinieri hanno subito stretto il cerchio intorno al 47enne, Palermo, che ha lasciato dietro di sé una lunga scia di indizi, tant’è che i militari dell’arma già lo cercavano dalle ore immediatamente successive all’efferato delitto di sangue.
Antonio Palermo si nascondeva a Marigliano in casa di un parente, Vincenzo De Simone, 31 anni, anch’egli già noto alle forze dell’ordine. Alle prime luci dell’alba i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione di quest’ultimo sorprendendo il fuggitivo, Antonio Palermo, tra l’altro ancora in possesso dell’arma del delitto e che non è riuscito a reagire ma ha cercato di darsi inutilmente alla fuga. Nel corso del blitz sono scattate le manette anche per Vincenzo De Simone, colpevole di nascondere il ricercato e l’arma. Questi dovrà pertanto rispondere di favoreggiamento e concorso in detenzione di una pistola clandestina. In carcere a Poggioreale il presunto omicida mentre, in attesa di convalida, sono stati disposti gli arresti domiciliari per il fiancheggiatore di Palermo.
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